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martedì 21 agosto 2012

La mia settimana con Marilyn - Colin Clark

Titolo: La mia settimana con Marilyn
Titolo Originale: My week with Marilyn
Autore: Colin Clark
Traduttore: Bosetti G. , Brignardello R. 
Editore: Mondadori
Pagine: 160
Data di pubblicazione: 1 Maggio 2012
ISBN:  9788804623571
Prezzo: 10 €

Sinossi:

Nel 1956 il ventitreenne Colin Clark, fresco di laurea oxfordiana, accettò di buon grado l'incarico di "trovarobe" sul set di Il principe e la ballerina, con Laurence Olivier e Marilyn Monroe. Si trovò così a essere testimone della confusione della bellissima diva, fresca di nozze con Arthur Miller, spesso sotto effetto di psicofarmaci, perennemente in ritardo, di contro all'ossessiva puntualità dell'iperprofessionale e molto britannico Olivier. Ma soprattutto si trovò a trascorrere un'inaspettata settimana "in fuga" con Marilyn, attraverso la campagna inglese: proprio lui, il più giovane e inesperto delle tante persone che la attorniavano sul set, si era infatti guadagnato la fiducia e l'affetto dell'attrice, diventando il suo confidente, il suo sostegno, il suo alleato. E, immancabilmente, innamorandosene un po'... Nelle pagine di questo diario, dal quale è stato tratto anche il film Marilyn interpretato da Michelle Williams, Clark ci offre un ritratto intimo ed emozionante di una delle donne più desiderate e affascinanti di sempre. 

Non avevo mai letto nulla su Marilyn Monroe, sebbene sia forse la donna più bella, famosa e triste del secolo scorso. Triste perchè in questo libro, quello che è emerso e mi è arrivato come un pugno nello stomaco, è che Marilyn, la grande star, sostanzialmente era piccina e insicura, come solo le donne sanno esserlo.
E' una leggenda, senza dubbio, ma quello che spesso dimentichiamo è che era prima di tutto una donna che doveva dimostrare al mondo di saper recitare, perchè era troppo bella e troppo bionda per non essere considerata stupida e incapace. Errore molto comune e molto sciocco.
Il libro è tratto da un diario e lo si percepisce mentre la narrazione prosegue. E' molto personale, pieno di giudizi e il punto di vista attraverso cui scopriamo la Diva è assolutamente di parte. Ma secondo me, è apprezzabile proprio per questo motivo.
La trama è molto semplice. Clark, l'autore, si trova subito dopo la laurea a fare da assistente personale al grande Laurence Olivier, sul set de "Il principe e la ballerina", per un semplice motivo: conoscenze. Aveva ottenuto quel lavoro poichè i suoi genitori erano facoltosi nonchè amici intimi di Olivier e Vivien Leigh.
Inaspettatamente, viene a contatto con Marilyn che in lui vede un giovanotto fresco e disinteressato, una persona semplice che vuole a tutti i costi lavorare al film. Diventeranno amici, Colin ne sarà inevitabilmente affascinato e cadrà nella trappola Marilyn...
Quello che però io ho percepito, è che anche Marilyn è caduta nella trappola Colin: aveva un disperato bisogno di qualcuno che la considerasse come una semplice ragazza insicura e bisognosa di amicizia.
Il messaggio che arriva è quello di una bambina intrappolata in un castello di orchi: l'entourage aveva preso il controllo della sua vita e lei era incapace di fuggirne perchè sostanzialmente non era abbastanza matura e indipendente per farlo. O forse perchè la rete era talmente fitta che era impossibile sfuggirne.
La bellezza del libro risiede nella Marilyn spensierata che fa il bagno nel Tamigi, che ride senza pensare a nulla e si diverte con Colin.
E forse, l'essenza di Marilyn è tutta in questa breve frase, detta a Colin dopo essere uscita dalla Biblioteca reale, a Londra:

"Devo diventare... Marilyn Monroe?"

2 commenti:

  1. Questo vola dritto dritto in wish list! Me lo passi insieme a "Sei biblioteche"? :P

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  2. Certo :P Giuro che questa mattina ci provo ;D

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