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venerdì 12 dicembre 2014

Happiness


Forse ti sembro troppo ottimista, ma io penso che le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti. Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici, ma non sono molto profonde. Ora la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita, ma sai...godersi i momenti felici è facile. Non che la felicità sia necessariamente semplice.
- Un giorno questo dolore ti sarà utile, Peter Cameron
 
Già, che poi... ogni tanto è anche bello godesi i momenti felici senza farsi troppe domande. Il problema è che le domande nel mio cervello si formano così, come se fossero un'entità a sè.
E non importa se mi dico che domani potrei non esserci più, che potrebbe essere l'ultimo secondo su questa terra... perchè quelle domande non se ne vanno, e le risposte non arrivano. Anche se prima o poi, con il carpe diem si impara a conviverci.
 

martedì 11 novembre 2014

Pomodori Verdi Fritti al Caffè di Whistle Stop


Più riguardo a Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop

"E' buffo come da bambini si pensi che il tempo non passerà mai; poi, dal momento in cui si raggiungono i vent'anni passa svelto come un rapido per Memphis. Io credo che succeda a tutti: la vita ti scivola addosso. Di sicuro è successo a me. Un giorno ero una bambina e il giorno dopo ero una donna adulta, con il petto e con i peli non dico dove. E nel frattempo non mi ero accorta di nulla."
Questo libro è favoloso. Non ho visto il film, ma ho sempre avuto il desiderio di leggere il romanzo soltanto perchè il titolo era semplicemente curioso. E infatti la storia si è rivelata come prevista: una ventata di freschezza e di gioia, seppur contornata dai dolori che accompagnano l'esistenza umana. E' la storia di Idgie, Ruth e del loro Caffè, che tiene a galla un paese intero come quello di Whistle Stop.
Grazie alla forza d'animo di Idgie, alla gentilezza di Ruth, alla decisione di Sipsey, alla presenza rassicurante di Big George e via dicendo, Whistle Stop riesce a sopravvivere alla vita, che a volte non lascia scampo se non si ha qualcuno su cui contare.
Ho adorato il modo in cui Fannie Flag riesce a far amare al lettore ogni più piccolo dettaglio del mondo che crea, e anche io alla fine mi sono sentita un po' Evelyn Couch, donna spenta e quasi sul baratro del non ritorno. Sono risorta dalle mie ceneri grazie alla simpatia di Ninny Threadgood e soprattutto grazie anche alla sua saggezza.
Perchè Evelyn è un po' tutti noi: arrivata a un certo punto della sua vita, si rende conto che ora, dopo due figli e un marito che le risulta praticamente estraneo, non c'è più niente per cui valga la pena lottare.
Perchè lei, che è sempre stata educata, che non ha fatto questo né quello perchè è sbagliato e non si fa, che non ha perso la verginità prima del matrimonio, che non ha mai detto una parolaccia per non urtare la sensibilità altrui, adesso ha degli istinti a dir poco omicidi. Non vuole più accettare di essere ciò che non è, o che forse è. Ma comunque non le piace.
E se non fosse per Ninny Threadgood, che riesce a farle capire che la vita può riservarle ancora qualcosa di buono, probabilmente Evelyn avrebbe già mollato la presa. 
Leggere "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" è quasi catartico.
Da non perdere!

lunedì 22 settembre 2014

Noi siamo infinito

Ho appena terminato la lettura di "Ragazzo da Parete" di Stephen Chbosky, da cui è stato tratto il ben noto film "Noi siamo infinito" e devo dire che era un bel po' di tempo che un libro non mi colpiva così.
Charlie, è un quindicenne che affronta i primi passi dell'adolescenza, cercando di destreggiarsi tra mille emozioni e una nuova vita che lo aspetta. Ma Charlie non è come tutti gli altri, qualche volta le emozioni si impossessano talmente tanto di lui che arriva il panico.
Durante il suo primo anno di superiori, farà la conoscenza di Sam e Patrick, che lo capiranno e gli faranno capire cosa significa avere degli amici su cui si può contare.
Penso che Chbosky abbia colpito nel segno: il senso di solitudine e isolamento provato da Charlie, il bisogno disperato anche se inconscio e inespresso di poter vivere normalmente, l'amore per Sam... ecco, tutte queste cose arrivano dirette anche se sono raccontate quasi di soppiatto.
Leggere per credere.

Ma, anche se non possiamo essere noi a decidere da dove veniamo, possiamo scegliere la nostra meta. Ci sono altre cose che possiamo fare. Cercando di sentirci a posto.

martedì 29 luglio 2014

Homme libre...

Homme libre, toujours tu chériras la mer. - Charles Baudelaire
Finalmente si può fare il conto alla rovescia per le vacanze... -3 e sarò distesa su una spiaggia greca a FAR NIENTE. Si, perchè ogni tanto ci vuole. Rilassarsi, svuotare la testa e semplicemente godersi il momento senza pensare al domani e ai problemi.
 Un ritorno alla semplicità, che è la cosa migliore. Penso che possa bastare molto poco per essere felici, ma noi tendiamo a complicarci l'esistenza... perchè?
Come mi piacerebbe vivere serena tutto l'anno e non soltanto tre settimane!
Mah, l'essere umano è un bel mistero irrisolto, un concentrato attivo di energia e ansia al tempo stesso.
O forse sono io a essere così?
Lo scopriremo nel prossimo episodio, per il momento penso a far la valigia e metterci dentro solo i miei lati migliori.
Buone vacanze!

martedì 6 maggio 2014

Per Sempre

Non so voi, ma io trovo questa canzone pura poesia. In genere adoro Ligabue e tutte le sue canzoni, ma questa la trovo veramente stupenda... Piccoli ricordi, scene impresse eternamente nella memoria che non puoi fare a meno di richiamare alla coscienza quando sei triste o felice, quando vuoi prenderti una pausa da tutti e da tutto. Quando vuoi ricordarti delle persone che ami.



Mio padre che mi spinge a mangiare
e guai se non finisco
mio padre che vuol farmi guidare
mi frena con il fischio
il bambino più grande mi mena
davanti a tutti gli altri
lui che passa per caso mi salva
e mi condanna per sempre
mio padre di spalle sul piatto
si mangia la vita
e poi sulla pista da ballo
fa un valzer dentro il suo nuovo vestito


Per sempre 
solo per sempre 
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo 
per sempre 
solo per sempre 
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente

E lei che non si lascia afferrare 
si piega indietro e ride 
e lei che dice quanto mi ama 
e io che mi fido 
e lei che mi toccava per prima 
la sua mano bambina 
vuole che le giuri qualcosa 
le si gonfia una vena 
e lei che era troppo più forte 
sicura di tutto 
e prima di andarsene mi dà il profilo 
con un movimento perfetto 

Per sempre 
solo per sempre 
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo 
per sempre 
solo per sempre 
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente

Mia madre che prepara la cena
cantando sanremo
carezza la testa a mio padre
gli dice vedrai che ce la faremo

Per sempre 
solo per sempre 
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo 
per sempre 
solo per sempre 
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente

sabato 3 maggio 2014

If you're happy...

Perchè a volte non si dice ciò che si pensa? E si lascia correre?
Me lo chiedo spesso, ma non ho ancora trovato una risposta. A volte è per mediare, a volte è per non rendere le cose troppo dure o aspre. Altre volte avresti voglia di spaccare tutto ma sorridi e stai zitta.
Ci sono cose che è meglio non dire, si dice.
Si, ok, se però poi rodi e vorresti urlare al mondo tutto quanto.. non so quanto valga la pena tacere.
Ok tacere per educazione, ok non parlare per evitare imbarazzi vari, però a un certo punto, le cose vanno dette o ti esploderanno dentro e lì faranno un bel danno.

Considerazioni nate dalla visione di The Mentalist:
ma perchè cavolo non le dici che la ami, brutto idiota? 

 
  

martedì 29 aprile 2014

Il tempo è un bastardo

Ho finito di leggere pochissimi giorni fa "Il tempo è un bastardo" di Jennifer Egan, e ho trovato soltanto ora qualche parola sensata da dire in merito.
Premio Pulitzer 2011, questo romanzo a dir poco particolare ti fa sentire praticamente una merda, e tende al nichilismo più assoluto. Almeno questo è ciò che ho voluto vederci io.
Il tempo passa e ti riduce male. Molto male.

"Le domande che ho in mente sembrano tutte sbagliate: come hai fatto a diventare così vecchio? È successo tutto insieme, nel giro di un giorno, oppure ti sei spento poco a poco? Le feste quando hai smesso di farle? Sono invecchiati anche gli altri oppure solo tu? [...] Sapevi cosa ti aspettava e l'hai nascosto a tutti, oppure ha colto di sorpresa anche te?"

Il romanzo è molto particolare perchè sono una serie di racconti, ognuno narrato da un personaggio diverso, collegato in un modo o nell'altro ai precedenti, che saltano temporalmente e senza apparente senso cronologico, alternandosi tra passato, presente e futuro, portando il lettore a seguire delle vicende che si intersecano come solo i casi della vita sanno fare.
Bennie Salazar è un produttore discografico con un'adolescenza da punk rocker e insieme ai suoi amici, colleghi, familiari, attraversa una generazione rock a partire dagli anni 70 fino al futuro, passando per le droghe, il mondo delle star, la sensazione di sentirsi invicibili e unici fino a sentirsi degli inetti.
La Egan è bravissima a mostrare degli istanti di apparente felicità e spensieratezza per fare un gigantesco salto vent'anni dopo e far vedere cosa è successo a dei ragazzini che suonavano punk in un garage credendo di poter cambiare il mondo. Il nulla cosmico, la banalità dell'esistenza.

Beh, nient'altro da aggiungere: leggetelo!

"Perché in fondo la realtà è questa, no? In vent'anni non diventi più bello, specie se nel frattempo ti hanno tolto metà dell'intestino. Il tempo è un bastardo, giusto? Non si dice così?"

giovedì 24 aprile 2014

Every ending is just a new beginning


Se state leggendo questo post, probabilmente vi starete chiedendo da dove spunta questo Coffee Smell and Lilac Skin che non avevate la più pallida idea di conoscere.
Bene, non siete pazzi. E' la nuova versione di Lost in Good Books, il blog libroso che prima abitava qui e che ora, per svariati motivi che si possono riassumere in "siamo impegnati a vivere", è passato a miglior vita. Ma visto che mi dispiaceva buttare tutto quanto, ho lasciato i vecchi post che sono ancora nell'archivio, e ho pensato di dar vita a questa nuova avventura, che non so dove andrà a finire, se durerà... Beh, in pratica non so nulla, ma so che mi piacerebbe scrivere.

Parlare di tutto e niente.

Se volete, eccomi qui.