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martedì 5 febbraio 2013

La Libreria dell'Armadillo - Alberto Schiavone

Titolo: La libreria dell'armadillo
Autore:  Alberto Schiavone
Editore:  Rizzoli
Pagine: 202
Data di pubblicazione:  17 Aprile 2012
ISBN: 9788817056960
Prezzo: 16.00 €

Sinossi:
La magia di certi libri non sta solo nelle storie che raccontano, ma nelle circostanze che li spostano da una mano all'altra, da un appartamento all'altro. E' questo il caso di un volume fuori catalogo, "Randagio" è l'eroe di Giovanni Arpino, che passa dalla casa di un anziano arteriosclerotico, con un biglietto del Superenalotto tra le pagine, a un libraio vedovo, che fatica a far sopravvivere la sua piccola libreria di quartiere. Quando Francesca, una donna difficile e dolce, chiede al libraio proprio il romanzo di Arpino, lui si rende conto di averlo perso. Ma sa che deve assecondare la fortunata coincidenza e lasciarsi trascinare da quella donna, entrata nella sua vita per non uscirne più. Perché, nonostante il vento gelido della crisi, a volte basta un libro per riconquistare i propri sogni: un lavoro appassionante, una vincita milionaria, un amore. 

Non so se ho già avuto occasione di dirvelo, ma io adoro i libri che parlano di libri. Figuriamoci quindi come avrei potuto evitare di leggere un libro in cui non solo si parla di libri, ma il cui protagonista è un libraio che gestisce una sua libreria e che è davvero davvero adorabile!

Vi ho detto che il protagonista di questo romanzo è un libraio, ma in realtà lui è solo uno dei protagonisti, perché tutto comincia con un libro Randagio è l'eroe di Giovanni Arpino. Tutto comincia con un nonnetto smemorato che esce di casa senza ricordarsi il perché, finisce in tabaccheria per comprare le sigarette (ecco perché aveva deciso di affrontare la canicola estiva!) e gli rifilano anche un biglietto della lotteria la cui estrazione avverrà quella sera stessa.
Tornato a casa decide di leggere qualche riga di Randagio è l'eroe prima dell'estrazione, ma si addormenta riponendo il biglietto tra le pagine del romanzo. Il giorno dopo arriva la nipote, decisa più che mai a rinchiudere l'uomo in un ospizio, e comincia a sbaraccare la casa dell'anziano. Non si salva di certo il libro che viene messo dentro alcuni scatoloni e buttato di fianco ad alcuni cassonetti dell'immondizia.
E' così che iniziano le peregrinazione dell'eroe randagio e che noi conosciamo il libraio armadillo, il suo amico Ettore, la sua commessa part time Caterina, Francesca, Tzu Gambadilegno che è costretto a leggere in segreto altrimenti rischia di prenderle da padre e tutte quelle macchiette che fanno la loro apparizione tra le pagine e che sono i clienti tipo di una libreria di provincia.
Randagio è l'ereo e il tesoro contenuto al suo interno passeranno tra le mani di ciascuno di loro fino a fermarsi, apparentemente in modo definitivo, nel bar che era stato di Ettore come gamba aggiuntiva di un forno a microonde.

La forza di questo piccolo libro non sta nella sua trama, nel senso che non dovete aspettarvi IL romanzo: la lettura è decisamente semplice e scorrevo, non viene rivelato nessun dogma, né vengono toccati argomenti profondi e di vitale importanza.
La sua trama è semplice e diretta, le vicende narrate sono brevi e a volte non si consludono, vengono lasciate in sospeso e all'immaginazione del lettore. Inoltre non aspettatevi un finale fatto e finito, perché il romanzo, in un certo senso, non si conclude.

Nella sua semplicità, però, questo è un grande romanzo perché è un inno ai libri, alla lettura, alla passione per essa. Ed è anche un inno ai librai e al loro mestiere, alle piccole librerie indipendenti che devono fare i conti con quelle di catena, che devono combattere questi grandi colossi che ottengono sconti sempre maggiori dalle case editrici e che possono permettersi promozioni e sconti che attirano inevitabilmente più clientela. 

 E poi c'è anche una sottile e non proprio velata critica agli e-book, altra spina nel fianco delle piccole librerie.
Questi libri elettronici constano meno, occupano meno spazio in casa, se vai in vacanza non via fuori peso con la valigia perché, invece di avere cinque libri più o meno spessi, rilegati o in brossura, hai una piccola libreria portatile in un dispositivo che occupa pochissimo spazio in borsa, che è leggero e che contiene ben più di cinque romanzi. Un sogno in pratica!
Peccato che poi, magari, ti capita come all'affezionato cliente del nostro libraio, poi passato agli e-book ed entusiasta di essi, che ritorna con la coda fra le gambe a comprare dei libri perché gli hanno rubato la borsa con dentro l'e-reader. In un attimo ha perso tutta la sua immensa e preziosa biblioteca senza alcuna possibilità di ripristinalrla, causa mancato backup di essa su un computer.

 Che siate pro o contro gli e-book, che abbiate o meno una vostra libreria preferita ed un libraio di fiducia, se amate leggere, soprattutto, se amate tutte quelle sensazioni che solo i libri riescono a dare, non fatevi scappare questo romanzo perché ne rimarrete colpiti e affascinati.


PS ho deciso di inserire nelle recensioni le foto delle citazioni del libro che più mi hanno colpita. Vi piace come idea? :)

10 commenti:

  1. lo devo leggere allora? :D

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  2. Ce l'ho in wishlist, ma mi hai fatto venire una voglia assurda di leggerlo ORA. ARGH! :D
    Belle comunque le foto con le citazioni!!

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    1. Bene, sono contenta, ho raggiunto il mio scopo ;D
      Sono contenta che ti piacciano, lo trovo un modo in più per trasmettere qualcosa del libro che ho letto.

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  3. L'idea di fotografare le parti sottolineate mi piace un sacco!
    comunque non ricordo dove né quando lessi sta cosa (ma forse già lo sapevo e lo sappiamo tutti noi lettori) in cui dicevano che i libri che recano nel titolo la parola libro, lettore, libraio, biblioteca e affini, insomma tutto ciò che ha a che fare col mondo della lettura, attira immediatamente i lettori perché vi si immedesimano.
    E c'è chi ci marcia su e quindi inserisce nel titolo la parola che acchiapperà il lettore anche se non ha nulla a che fare col libro (una volta mi è capitato, che rabbia!)

    tutto sproloquio per dire: ben vengano i libri che parlano di libri, perché in fondo parlano di noi!!

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    1. Lo so, sono un genio :D

      Modestia a parte, di sicuro inserire accenni ai libri e al loro mondo nei titoli attira molto di più l'attenzione del lettore, però bisogna stare all'occhio perché le fregature sono dietro l'angolo. Questo, per fortuna, non è il caso.
      concordo con te: i libri che parlano di libri parlano anche di noi e del nostro amore per loro.

      PS ma qual è il libro che ti ha fregata? :P

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    2. Un libro che una decina d'anni fa pubblicò la marcos y marcos, dal titolo La casa dei libri, di Richard Brautigan. Lo compro, lo leggo, lo odio. Dov'erano davvero i libri del titolo?
      Poi scopro che il titolo originale era, udite udite: The ABORTION, an historical romance
      ...
      Ma ti pare il caso???
      Quest'anno la ISBN edizioni lo ripubblica dando dignità al VERO titolo e non allo specchietto per le allodole (io) elaborato dalla marcos y marcos (non me lo sarei mai aspettato da loro)

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    3. Oh my, non la Marcos y Marcos! Anche loro contagiati dalla mania del "traduciamo il titolo a cavolo, basta che attiri"?!
      Comunque l'ho cercato su aNobii e mi ispira, dici che conoscendo la fregatura del titolo vale la pena di leggerlo?

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  4. Ciao, capito qua per caso e...che bel post!
    Anche a me piace fotografare i miei libri, non potevo non ammirare le tue foto delle citazioni.
    Ma in particolare mi ha fatto piacere leggere la tua recensione perché il libro di Schiavone, lo confesso, mi lasciava un po' perplessa per il titolo.
    Lo recupererò. Cosa c'è di meglio che leggere di libri ;) ?

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    1. Grazie mille! Sono molto contenta che ti piaccia questo nuovo stile delle recensioni :)
      Ho sentito tanti che sono rimasti un po' così leggendo questo libro, ma a me è piaciuto molto e non posso che consigliartelo!

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