Titolo: I terribili segreti di Maxwell Sim
Titolo originale: The Terrible Privacy of Maxwell Sim
Autore: Jonathan Coe
Traduttore: D. Vezzoli
Editore: Feltrinelli I Narratori
Pagine: 363
Data di pubblicazione: 22 Giugno 2010
ISBN: 9788807018107
Prezzo: 18.00 €
Sinossi:
9 marzo 2009, Maxwell Sim, neo-agente di commercio, viene trovato nudo e
in coma etilico nella sua auto in Scozia, durante una bufera di neve.
Nel bagagliaio un cartone pieno di spazzolini ecologici. Cos'è accaduto?
Com'è arrivato fin lì? Torniamo indietro di qualche mese: Maxwell ha
quarantotto anni e sta attraversando un periodo difficile, sembra aver
toccato il fondo. Appena divorziato, in cattivi rapporti con il padre,
incapace di comunicare con la sua unica figlia, capisce che nonostante i
suoi settantaquattro amici su Facebook non ha nessuno al mondo con cui
condividere i suoi problemi. Non avendo più niente da perdere, decide di
accettare una curiosa opportunità di lavoro: un viaggio da Londra alle
isole Shetland per pubblicizzare un'innovativa marca di spazzolini
ecocompatibili. Si mette in macchina con mente aperta, le migliori
intenzioni e la voce amica del navigatore come compagnia. Ben presto si
accorge che il viaggio prende una direzione più seria, che lo porta nei
luoghi più remoti delle isole britanniche, ma soprattutto nei più
profondi e bui recessi del suo passato. Jonathan Coe reinventa il
romanzo picaresco per i nostri tempi.
Cominciamo subito con una confessione: non so assolutamente cosa scrivere in questa recensione, quindi se sarà un po' sconclusionata ed estremamente corta, sappiate che il motivo è questo.
Come ama dire Alessia, questo è un libro nì: mi è piaciuto sì e no. Sicuramente il periodo non ha aiutato la lettura, tra la marea di lavoro che (grazie a Dio!) abbiamo e che mi fa arrivare a casa la sera sempre più tardi stanca morta e alcuni problemi di salute in seno alla famiglia, tutte le volte che lo aprivo ne leggevo poche pagine e poi perdevo la voglia di andare avanti. Il motivo principale penso fosse la stanchezza e la poca concentrazione che avevo durante la lettura, non il modo di scrivere di Coe e la storia che inventato, poiché è molto fluida la sua scrittura e divertente e ben strutturata la storia.
La narrazione viene fatta direttamente da Maxwell Sim che ci racconta la sua vita alla soglia dei cinquant'anni e dopo che la moglie lo ha lasciato: caduto vittima della depressione e sospeso temporaneamente dal suo lavoro, parte per l'Australia ed è mentre si trova in questo nuovo continente, che decide che è ora di cambiare e di riprendere un po' in mano la propria vita.
Tutta la vicenda alterna momenti esilaranti ad altri più tristi e concredti che portano il lettore a riflettere sulla vita e sugli alti e bassi che l'esistenza comporta ed è stato proprio questo che mi ha aiutata ad arrivare alla fine e a pensare che il libro non è niente male e merita di essere letto. Così come Coe merita un'altra possibilità in un periodo un po' più consono alla lettura.
Se qualcuno di voi lo ha letto o lo leggerà in futuro, ditemi cosa ne pensate.
Questo romanzo non l'h letto ma Coe invece si e ti assicuro che merita come scrittore...la prossima volta leggi La banda dei brocchi...e spero tanto il periodo migliori presto...:-)
RispondiEliminaSì, mi hanno detto in tanti che Coe merita come scrittore, di sicuro gli darò un'altra possibilità!
EliminaE anch'io non vedo l'ora che il periodo migliori, ho bisogno di un po' di tranquillità :P
Grazie del pensiero <3