Titolo: Jane Austen book club
Titolo originale: The Jane Austen Book Club
Autore: Karen Joy Fowler
Traduttore: A. Arduini
Editore: Neri Pozza
Pagine: 299
Data di pubblicazione: 01 Gennaio 2005
ISBN: 9788854500297
Prezzo: 16.00 €
Sinossi:
Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea
bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da
quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo
trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio.
Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel
nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la
stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club,
poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane
quando sei nei pasticci".
Chi mi conosce sa quanto io ami Jane Austen, quindi immaginate la mia gioia quando mio marito è tornato a casa con questo libro in regalo per me: avevo gli occhi a cuoricino il doppio del normale!
E sono durati così per circa una sessantina di pagine, poi tutto si è perduto...
Il libro inizia con Jocelyn che decide di aprire un club del libro dedicato a Jane Austen, la sua autrice preferita, principalmente per aiutare Sylvia, la sua migliore amica appena lasciata dal marito. Insieme a loro ci sono Allegra, figlia di Sylvia, Bernardette, eccentrica vecchietta, Proudie, un'insegnate di francesce un po' insipida e Grigg che non si capisce bene né cosa faccia nella vita (a parte leggere libri fantasy) né come sia arrivato al club.
Il libro è suddiviso in mesi, secondo le riunioni del club, e ogni capitolo ha come tema uno dei romanzi di Jane Austen e la storia personale di uno dei partecipanti. Peccato, però, che da un certo momento in poi della scrittrice e dei romanzi che sono alla base del libro si parli poco nulla e anche i personaggi vengano caratterizzati sempre meno: se all'inizio sappiamo tutto di Jocelyn e della sua vita presente e passata e di Allegra e delle sue preferenze sessuali, di Grigg, Sylvia, Proudie e Bernardette scopriamo poco o nulla se non quello che succede loro nei pochi episodi che vengono raccontati durante le riunioni.
Allo stesso modo nei primi capitoli si è inclini a pensare che sia quasi essenziale aver letto i libri della Austen per non far fatica durante la lettura di questo romanzo, tanto sono centrali nel discorso, per poi arrivare ad un certo punto in cui i libri diventano solo ed esclusivamente un contorno appena accennato.
In più la scrittura di questa autrice non è particolarmente accattivante e si fa fatica a trovare la voglia per perdersi dentro la storia raccontata.
Avevo davvero grandi aspettative per questo romanzo, non vedevo l'ora di leggerlo e di scoprire di cosa parlasse, peccato che tutte le mie aspettative siano andate disattese.
Un'idea molto carina e accattivante sfruttata nel peggiore dei modi e gestita davvero male.
Peccato!
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