Titolo originale: The Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Traduttore: S. Brogli, F. Paracchini
Editore: Mondadori Chrysalide
Pagine: 376
Data di pubblicazione: 01 Febbraio 2012
ISBN: 9788804621614
Prezzo: 14.90 €
Sinossi:
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. E il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Un sabato sera di un po’ di tempo fa, mentre andavamo acena a Torino con degli amici, mi sono ritrovata a parlare di libri con la mia sis e, non ricordo esattamente come, siamo arrivate a parlare di Hunger Games. Io non lo avevo maisentito, né tanto meno sapevo ne avessero già tratto un film, così Alice si è messa a raccontarmi la trama e ne sono rimasta incuriosita.
Ci ho rimuginato su per un po’ perché questo non è proprio il mio genere: l’ambientazione futuristica di un’America trasformata da catastrofi naturali e non, una realtà surreale in cui si muovono ragazzi e ragazze con lo spettro degli Hunger Games, insomma, un libro non ancorato alla realtà odierna e quindi non proprio nelle mie corde.
Eppure mi sono ritrovata ad essere curiosa, a volerne sapere qualcosa di più di un frettoloso riassunto fatto durante un tragitto inmacchina e così, ho chiesto ad Alice se mi prestava il primo libro di questatrilogia.
Il romanzo ha come protagonista Katniss, una giovane disedici anni che vive a Panem, un’America post apocalittica divisa in tredicidistretti comandati da Capitol City.
Poiché in passato i distretti si sono ribellati alla capitale, i governatori, oltre ad aver distrutto il Distretto 13 come segno della loro forza, hanno ideato gli Hunger Games, dei giochi/reality show a cui devono partecipare un ragazzo e una ragazza di ogni distretto che vengono estratti da un’urna, pubblicamente, nel giorno della mietitura. Dall’età didodici anni, fino ai diciotto, il nome di ogni ragazzo viene inserito nell’urna: a dodici anni si ha una nomina, a tredici due e così via. Però, più ci si allontana da Capito City, più i Distretti sono poveri e così si possono comprare le tessere alimentari proponendo una nomina aggiuntiva.
Questi giochi sono una cruenta lotta che si svolge in un’arena gestita completamente dagli Strateghi, in cui i ventiquattro ragazzi devono cercare di sopravvivere e di uccedersi a vicenda, perché il vincitore sarà unosolo.
Il romanzo inizia proprio il giorno della mietitura, quando il nome della ragazza estratto per il Distretto 12 è quello della sorellina dodicenne di Katniss. La ragazza, dopo un momento di shock, si offre volontaria al posto della sorella; poi viene estratto il nome del ragazzo, Peeta, il figlio del fornaio segretamente innamorato di Katniss dall’età dicinque anni.
Prima di partire per Capitol City, ai ragazzi viene concesso di vedere i parenti e gli amici: la protagonista riceve la visita di madre e sorella che le raccomandano di uscire vincitrice, e di Gale, il suo migliore amico e forse anche qualcosa di più.
Da qui comincia l’avventura vera e propria: l’arrivo nella capitale, la preparazione per la sfilata per mano di estetisti e stiliti, l’addestramento e la strategia vincente decisa insieme al loro mentore. In particolare, viene consigliato a Katniss e Peeta di comportarsi come se fossero innamorati, anche se non si capisce bene se sia un suggerimento del ragazzo oppure se il suo amore sia così evidente che tutti se ne sono accorti e hanno deciso di usarlo a favore dei due.
Quando i giochi hanno inizio, comincia anche la lotta per la sopravvivenza e Katniss cerca di fare di tutto per rimanere in vita, compreso cercare di capire se può fidarsi di Peeta, se quello che lui fa sia solo opera di una strategia oppure c’è qualcosa di più, cosa prova lei per lui e per il suo amico Gale.
Nonostante la mia titubanza iniziale, quando ho iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere, complice la storia accattivante ela scrittura fluida dell’autrice.
Ho letto che Stephen King ha molto apprezzato tutta la trilogia, sottolineando però una certa pigrizia da parte dell’autrice nello sviluppo della trama: leggendo, infatti, spesso ti sembra che manchi un pezzo,che qualcosa avrebbe potuto essere approfondito e che qualcosa è stato omesso di proposito ma non si sa bene perché.
Nel complesso però rimane un bel romanzo che si legge velocemente.
Ho letto Hunger Games un po' di tempo fa, ma non ho apprezzato lo stile dell'autrice. Distaccato, freddo... purtroppo mi ha trasmesso poco. Nonostante tutto è un libro piacevole, ma non riesco a condividere il grande successo e l'entusiasmo smisurato per questa saga.
RispondiEliminaBeh, sì, diciamo pure che non trasmette nulla. E' una pura e semplice lettura di svago che si dimentica presto proprio perché non ti insegna nulla e ti lascia ancor meno.
RispondiEliminaPer me è stata una sorpresa perché, di solito, non riesco ad andare oltre pagina venti di un fantasy :P
Non posso dire di condividere l'entusiasmo smusurato dunque, però ciò non toglie che sono arrivata alla fine e che quindi, in qualche modo, un po' sono stata coinvolta dalla storia.