Titolo: La 19a moglie
Titolo originale: The 19th Wife
Autore: David Ebershoff
Traduttore: S. Castoldi
Editore: Giunti
Pagine: 732
Data di pubblicazione: 01 Maggio 2011
ISBN: 9788809759114
Prezzo: 18.00 €
Sinossi:
Jordan ha vent’anni e vive liberamente la propria omosessualità dopo
essere stato cacciato dalla comunità religiosa di Mesadale. Qui vivono i
First, una setta che deriva dai Mormoni e che pratica ancora la
poligamia. Un giorno Jordan scopre dai giornali che il padre è stato
ucciso e che la madre è accusata di omicidio. Convinto della sua
innocenza, il ragazzo torna a Mesadale per indagare: le numerose mogli
del padre, esacerbate da invidie e gelosie, sembrano avere molto da
nascondere; per non parlare del “Profeta”, il capo della setta, che
desidera tenere gli occhi indiscreti lontano dalla comunità su cui regna
sovrano. Parallelamente alla storia di Jordan, si sviluppa
l’autobiografia di Ann Eliza Young, diciannovesima moglie del Profeta
Brigham Young, che alla fine dell’Ottocento si ribellò al marito, lasciò
la comunità e iniziò una campagna di sensibilizzazione contro la
poligamia. È proprio in nome di Ann Eliza che un gruppo di volontari
fonderà un’associazione e aiuterà Jordan a indagare sui misteri di
Mesadale e a scoprire il vero assassino.
L’anno scorso sono
andata a pranzo con una mia amica e poi, immancabilmente, abbiamo girovagato
per un po’ tra gli scaffali della libreria che c’è nel centro commerciale dove
abbiamo pranzato.
Guardando qua e là ricordo di aver preso in mano questo
libro perché ne avevo letto la recensione da qualche parte e mi incuriosiva, ma
siccome ne avevo già altri due in mano che ci tenevo di più a leggere, l’ho
posato. La mia amica, incuriosita, ne ha letto la trama e lo ha acquistato: mi
feci promettere di prestarmelo appena lo avesse finito.
Qualche tempo dopo le chiesi notizie del libro e mi disse
che lo aveva iniziato ma che stentava ad andare avanti perché era sì
interessante, ma anche un po’ pesante. Per farla breve, il libro è arrivato sulle
mensole della mia libreria prima delle ferie con un avvertimento: “è interessante
ma estremamente pesante.”
La 19ª moglie è un romanzo che narra
al suo interno fatti storici che si intrecciano ad un omicidio nel tempo
presente. È ambientato in America all’interno della comunità (più propriamente
una setta) della Chiesa dei Primi Santi degli Ultimi Giorni all’interno
della quale viene ucciso un uomo e, dell’omicidio, viene accusata la sua 19ª moglie.
Casualità vuole che un’altra 19ª moglie sia stata protagonista di uno
scandalo avvenuto nel 1873, anno in cui Ann Eliza Young chiese il divorzio da Brigham Young,
secondo presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Riassumere in modo più dettagliato la storia è quasi
impossibile, almeno per me, perché i fatti raccontati che si accavallano tra
loro e si altalenano tra passato e presente sono davvero tanti, inframmezzati,
tra l’altro, da articoli di giornale, testimonianze di tribunali, lettere
inviate tra personaggi sconosciuti e parenti della Young. Insomma, un vero
minestrone!
Il difetto di questo romanzo, che di per sé non è male e
che non permette di intuire facilmente chi ha commesso l’omicidio iniziale, è
appunto questa accozzaglia di informazioni e storie che l’autore ha deciso di
inserire all’interno della storia. In più va aggiunto il fatto che questo
romanzo supera le 700 pagine che, vista la complessità della trama, secondo me
sono davvero troppe. Ce ne fossero state 250/300 in meno sarebbe stato
sicuramente più godibile. Così risulta
“leggibile, ma pesante” come dicevamo ieri la mia amica ed io mentre ne
parlavamo.
Ok, mi è passata la voglia di leggerlo... decisamente! :P
RispondiEliminaSì, lascia perdere, lo abbandoneresti dopo pagina 20 conoscendoti :P
RispondiEliminaahahahah probabilissimo stella! XD Già mi sto forzando a finire quello che ho in mano ora ed è una sofferenza... ♥
RispondiEliminaSe è quello che hai messo su facebook non mi ispira per niente! Hai tutta la mia comprensione ❤
Eliminaquesto libro deve essere interessante, ho appena finito di vedere il film..... penso proprio che lo comprerò
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