Titolo: La sottile linea scura
Titolo originale: A Fine Dark Line
Autore: Joe R. Lansdale
Traduttore: L. Conti
Editore: Einaudi Super ET
Pagine: 300
Data di pubblicazione: 01 Gennaio 2006
ISBN: 9788806185008
Prezzo: 12.00 €
Titolo originale: A Fine Dark Line
Autore: Joe R. Lansdale
Traduttore: L. Conti
Editore: Einaudi Super ET
Pagine: 300
Data di pubblicazione: 01 Gennaio 2006
ISBN: 9788806185008
Prezzo: 12.00 €
Sinossi:
Nell'afosa estate texana del 1958, il
tredicenne Stanley Mitchell lavora nel drive-in
del padre, e mette il naso in un segreto che doveva rimanere nascosto. E la
«perdita dell'innocenza» di Stanley, in quell'estate in cui il mondo per lui
cambia per sempre, coincide con il miracolo di una resurrezione davvero magica.
In perfetta naturalezza, Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita, di un
tempo scomparso del tutto, come non fosse mai esistito. «Qualunque cosa fosse,
temevo che si sarebbe impadronita di me, trascinandomi al di là di quella
sottile linea scura che fungeva da confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei
morti»: la linea che segna per Stanley la scoperta del male, del dolore e della
morte insieme con l'esplosione del sesso e la consapevolezza del conflitto
razziale, diventa la parete trasparente da varcare per immergerci, stupiti e
riconoscenti, in quegli anni Cinquanta lontani ormai come la preistoria.
La sottile linea scura rievoca le tensioni razziali all'interno delle piccole comunità del Texas orientale, in una sorta di guerra tra poveri che rischia, alla fine, di lasciare solo vinti e nessun vincitore.
La sottile linea scura rievoca le tensioni razziali all'interno delle piccole comunità del Texas orientale, in una sorta di guerra tra poveri che rischia, alla fine, di lasciare solo vinti e nessun vincitore.
Mi
sono avvicinata a questo libro un po’ titubate: da un lato mi frenava la
recensione a Tramonto e Polvere fatta
da Alessia, dall’altra m’incoraggiava l’entusiasmo di Elisa nel dirmi di
leggere questo libro prima di altri. Poi ho iniziato a leggerlo ed ogni timore
è sparito perché la storia narrata e la scrittura di Lansdale mi hanno
trascinato all’interno del romanzo al punto da non riuscire più staccarmi:
volevo sapere cosa sarebbe successo dopo, dopo ancora e ancora dopo.
La
narrazione viene fatta in prima persona da Stanley Mitchell Jr. che è il
protagonista di questa avventura insieme alla sorella e all’amico Richard.
Facciamo la sua conoscenza nel momento in cui il padre del ragazzo ha deciso di
lasciare il suo lavoro di meccanico e la cittadina dove vivono, per trasferirsi
in un piccolo paesino del Texas dove Stanley Senior ha acquistato il drive-in
del posto.
Tutto
sembra procedere come sempre, le giornate scorrono lente e afose e l’inizio
della scuola è ancora lontano fino a che Stanley Jr. inciampa in qualcosa di
duro e appuntito seppellito nel giardino della sua nuova casa. Quando lo
dissotterra scoprirà essere un cofanetto di metallo arrugginito contenente
lettere e pagine strappate di un diario.
Dapprima
solo, poi con l’aiuto della sorella Callie, il ragazzo comincia a chiedere in
giro notizie di quelle che dapprima sono solo lettere, M. e J., poi diventano
persone e infine due ragazze ben precise con una storia e un mistero alle
spalle.
Intorno
a questa vicenda principale, poi, si snodano le storie e le vite dei genitori
di Stanley, della sorella e dei vari giovanotti che le fanno il filo, di Rosy
Mae la loro domestica, di Buster il proiezionista del drive-in e di altri
personaggi che, seppur secondari, vengono caratterizzati molto bene e con
tratti nitidi e netti.
La
forza di questo romanzo, secondo me, sta nel fatto che la sua trama non ruota
solo intorno al mistero, ben costruito e magistralmente dispiegato al lettore, ma
anche e soprattutto perché, attraverso questo mistero, si racconta la perdita
di innocenza e il passaggio all’età adulta che tutti noi, prima o poi,
attraversiamo.
Mi
è piaciuto molto il modo che Lansdale utilizza per raccontarlo, senza contare
che le sfumature noir che caratterizzano questo libro sono davvero ben
strutturate e ben raccontate.
Sapevo che ti sarebbe piaciuto! Lansdale non andrebbe preso a scatola chiusa, la sua produzione si muove attraverso generi diversi.
RispondiEliminaQuesto è proprio bello!
Secondo me l'autore ha un gran merito: aver ripreso il tema della perdita dell' innocenza rispettando i "canoni" ma senza cadere nella banalità.
Il ragazzino americano un po' campagnolo alla scoperta del mondo degli adulti, previa scorribanda nel delitto, non è nuova: penso a "Il buio oltre la siepe", a Ray Bradbury, Stephen King. Ma Lansdale... è riuscito a raccontare la storia senza cadere nei luoghi comuni, senza dar l' impressione di aver scopiazzato... Raccontare vecchie storie non è facile! Sullo stesso genere consiglio, sempre di Lansdale, IN FONDO ALLA PALUDE e ACQUA BUIA.
Nonostante i vostri pareri entusiasti... a me Lansdale è andato proprio di traverso! Se ripenso a Tramonto e Polvere, ho delle serie difficoltà di respirazione... bleah :P
RispondiEliminaMi sa tanto che necessito di un periodo di pausa dai suoi libri.