Autore: Tiffany Baker
Editore: Zero91
Prezzo: 18,90
Pagine:413
Sinossi: Quando la madre di Truly Plaice rimase incinta, l’intera cittadina di Aberdeen si riunì per scommettere sul peso del nascituro che era stato capace di deformare così tanto la donna da farle assumere proporzioni epiche.
La giovane Truly avrebbe pagato il prezzo della sua enormità.
Suo padre la incolpava per la morte della madre avvenuta durante il parto ed era assolutamente mal equipaggiato per crescere la figlia gigante e sua sorella maggiore, nonché suo esatto opposto, Serena Jane, la personificazione della perfezione femminile.
Suo padre la incolpava per la morte della madre avvenuta durante il parto ed era assolutamente mal equipaggiato per crescere la figlia gigante e sua sorella maggiore, nonché suo esatto opposto, Serena Jane, la personificazione della perfezione femminile.
Mentre le notevoli dimensioni di Truly la rendono oggetto di curiosità e umiliazioni costanti, la bellezza di Serena Jane si dimostra essere una benedizione e una maledizione allo stesso tempo.
Il fatto di essere la più bella ragazza della città la farà infatti diventare l’ossessione di Bob Bob Morgan, il più giovane del clan dei Morgan, dottori di Aberdeen da generazioni.
Il fatto di essere la più bella ragazza della città la farà infatti diventare l’ossessione di Bob Bob Morgan, il più giovane del clan dei Morgan, dottori di Aberdeen da generazioni.
Bob Bob darà il via a una catena di eventi che cambierà il destino dell’intera contea.Crescendo, in età e in larghezza, Truly si troverà sempre più legata al destino di Serena Jane diventando lei stessa uno degli obiettivi dell’intenso interesse di Bob Bob.
Scoprendo però il segreto della famiglia Morgan, il libro delle ombre vecchio di secoli, nascosto da Tabitha, prima moglie-strega del dottore, avrà la possibilità di trovare la chiave per il suo unico futuro possibile.
Scoprendo però il segreto della famiglia Morgan, il libro delle ombre vecchio di secoli, nascosto da Tabitha, prima moglie-strega del dottore, avrà la possibilità di trovare la chiave per il suo unico futuro possibile.
Armata dei pericolosi segreti del passato di Aberdeen, Truly affronterà presto decisioni morali in grado di cambiarle la vita.
Praticando i suoi rimedi curativi a base di erbe, si sentirà sempre più saldamente legata al cerchio della città, finché non verrà a conoscenza di una rivelazione così enorme da farla apparire minuscola.
Praticando i suoi rimedi curativi a base di erbe, si sentirà sempre più saldamente legata al cerchio della città, finché non verrà a conoscenza di una rivelazione così enorme da farla apparire minuscola.
Truly sarà costretta ad affrontare i propri demoni, ridefinire la pietà e prendere in considerazione la possibilità che l’amore non possa essere ordinato entro certe dimensioni.
La storia parte in sordina, con alcuni passaggi poco chiari, e prime cento- centoventi pagine non sono così scorrevoli come romanzo appassionante vorrebbe: ma ad un certo punto la storia decolla!
Mi aspettavo una storia dai tocchi fantasy, invece mi sono trovata catapultata in un romanzo verosimile, con una spruzzata di magia nera e qualche strano evento.
E' una saga familiare interessante, ben scritta, e non ordinaria: il tema del "diverso" viene riproposto in una chiave alternativa, con un riscatto finale che non può deludere.
L'unica cosa che proprio non ho digerito è il fatto che molti spunti interessanti vengano solo accennati, semplici abbozzi, e poi lasciati perdere, quando avrebbero potuto essere approfonditi. Peccato.
Romanzo godibilissimo, ad ogni modo. Inaspettato, sul serio.
A me non era piaciuto molto. Cioè mi aspettavo una storia curiosa e interessante e invece l'ho trovato piatto e fondamentalmente inutile.
RispondiEliminaCiao ^_^
La ragazza gigante della contea di Aberdeen mi incantò, letteralmente. Mi sembrava di vedere scorrere sotto i miei occhi una favola però realistica, tanto vera quanto magica. Ne conservo sempre un ricordo quasi spettacolare!
RispondiEliminaRadiolinablu, anche io mi aspettavo una storia diversa. Innanzitutto, immaginavo un contesto storico differente: non dico il Medioevo, ma non di certo gli anni Sessanta! sull'inutilità...ti dirò, la storia è gradevole ma non penso che abbia davvero un messaggio da trasmettere, se questo è ciò che intendi dire tu, mi trovi d'accordo.
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