Pagine
giovedì 15 novembre 2012
Il corpo sa tutto, Banana Yoshimoto
Titolo: Il corpo sa tutto
Autore: Banana Yoshimoto
Editore: Feltrinelli
Pagine: 138
Prezzo: 10,00
Sinossi: Tredici racconti che descrivono l'arduo percorso dal dolore alla guarigione attraverso una gamma sorprendente di modulazioni. Il corpo è così attaccato al dolore da opporsi alla guarigione, fino a che la liberazione si fa strada a un tratto, accarezzando la mente e alleggerendo il peso della carne. A ostacolare la guarigione a volte è solo la paura di nuovi dolori, di altri ostacoli. Traumi infantili, ricordi dolorosi, la contiguità fra felicità e dolore, il lutto e la morte: nodi apparentemente insolubili si sciolgono sotto il raggio di un'intuizione illuminante, permettendo ai protagonisti di queste storie di uscirne salvi e arricchiti.
A pochissimi giorni dalla laurea, il mio cervello viaggia un po' per i fatti suoi. Sento di aver esaurito l'energia psichica, faccio fatica a concentrarmi, a seguire un filo logico, sono nel classico momento di "crisi da lettore".
Dopo aver tentato l'approccio con un paio di romanzi (approccio miseramente fallito), mi sono orientata su una rilettura: ed ecco qui, di nuovo sul mio comò ( niente civette innamorate, ma solo una tazza di tisana), questa raccolta dell'autrice giapponese tanto cara all'Occidente- e da me molto stimata.
Ricordo che, ai tempi, questo libro non mi aveva entusiasmato: io - che già non sono fan dei racconti - l'avevo trovato troppo vago, inconcludente. La critica l'aveva praticamente massacrato, accusandolo di essere quel genere di romanzo che un autore dà alle stampe per mantenere vivo il suo percorso editoriale, in attesa di romanzi "con un contenuto".
Ora che lo rileggo con calma, mi accorgo che invece è molto rilassante. E la vaghezza che avevo percepito è una qualche forma di delicatezza. Il dolore, il lasciare andare, il percepire il cambiamento, l'instabilità emotiva e psicologica che certe situazioni possono creare, ad un'altra realtà, il corpo che si accorge del cambiamento ben prima della mente... Tutte sensazioni che, in questo mio momento "di passaggio", capisco bene.
Non è il miglior libro di Banana Yoshimoto, ma è senza ombra di dubbio, il libro che al momento fa al caso mio!
-elisa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Augurissimi per la laurea che si avvicina allora :D
RispondiEliminaComunque è proprio vero che alcuni libri cambiano a seconda del nostro stato d'animo del momento. Spesso mi sono trovata a bocciarne alcuni che magari, in un altro momento, avrei apprezzato.
Grazie! speriamo bene, sono agitatissima, nonostante tutti non facciano altro che ripetermi che è soltanto una formalità, e che potrei anche stare muta, che tanto il lavoro è fatto e la laurea la prendo lo stesso :)
RispondiEliminami capita sempre più spesso di archiviare libri che, ripresi in un altro momenti, ho trovato stupefacenti: il caso più eclatante è senza dubbio " Il petalo cremisi e il bianco".