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lunedì 19 novembre 2012

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Come ogni lettrice, mi piace curiosare nelle altrui librerie: fare incetta di titoli, autoinvitarmi in conversazioni tra clienti in libreria, molestare la gente sui mezzi pubblici e in coda alla posta a proposito del libro che stanno leggendo al momento.
Non tutti i libri che mi vengono consigliati finiscono con il piacermi, è inevitabile: uno, però, lo porto proprio nel cuore: è PER SEMATARY, di Stephen King.

Me lo ricordo come fosse ieri: era luglio e io e la mia compagna di banco (e grandissima amica) Silvia ci salutavamo prima di salutarci per le vacanze. A settembre avremmo fatto la quarta superiore, eravamo giovincelle. " Eli ho letto un libri fantastico, ti giuro, l'ho letteralmente divorato! Non so com'è, ma ero così terrorizzata che volevo mollarlo, ma appena lo chiudevo mi prendeva un'ansia di conoscere il seguito...".
Io ero già allora sempre con il naso fra i libri, Silvia decisamente odiava i romanzi, quindi capirete da soli l'origine del mio sconcerto!
Dunque, "Pet sematary", di Stephen King. Oddio, un romanzo del terrore, pensai. E invece... ci trovai tanto: terrore, sì, e paura; ma anche personaggi intensi, una storia svolta in modo magistrale, umorismo. La trama è la seguente:

In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondario, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.

L'avevo preso in prestito in biblioteca e l'avevo messo in valigia; ai tempi andavo in campeggio con i miei, il classico campeggio per chi ama la natura, quindi localizzato in una pineta. Vi dico solo che nel romanzo si vocifera di animaletti domestici che ritornano dall'aldilà... E immaginate me sedicenne a leggere di notte fuori dal camper con il solo ausilio di una torcia elettrica, mentre flora e fauna locali prendono vita : gatti che si azzuffano, ricci che passeggiano, gufi e civetti, ululati in lontananza, e un certo frusc-frusc fra i cespugli.
Indimenticabile!
Da lì, la mia passione per Stephen King :)                              -elisa


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