Titolo originale: Sweet Misfortune
Autore: Kevin Alan Milne
Traduttore: L. Fochi
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 314
Data di pubblicazione: 21 Maggio 2012
ISBN: 9788860617972
Prezzo: 9.50 €
Sinossi:
Per essere la proprietaria di una cioccolateria, Sophie Jones non è esattamente la dolcezza personificata. Almeno da quando Garrett l'ha lasciata a un passo dall'altare, e lei, che con la fortuna ha sempre avuto un rapporto un po' problematico, ha dedotto che la felicità è solo un'illusione. Non a caso la sua ultima creazione pasticcerà è un delizioso biscottino, ricoperto di cioccolato amaro, con dentro messaggi ispirati a un sano, sanissimo realismo. Leggi: una doccia fredda per tutti quelli che nell'amore e nella felicità continuano a crederci. Ci sono persone fortunate in amore. Tu non sei una di quelle. Oppure: La tua storia d'amore ti lascerà l'amaro in bocca. Per Sophie, rimasta orfana da bambina, sempre affamata di affetto e comprensione, riempire i Biscotti della Sfortuna di perle di cinismo e disillusione è una sorta di esorcismo quotidiano. Così, il giorno in cui Garrett ritorna per chiederle perdono, lei sa esattamente cosa fare: gli darà un'altra possibilità soltanto se lui saprà dimostrarle che la felicità esiste. Cento testimonianze di una felicità solida e duratura, e lei accetterà di uscire con lui, come al primo appuntamento. E quando Garrett pubblica un annuncio sul giornale, le risposte - sincere, entusiaste, piene di speranza - inondano il negozio, e la vita, di Sophie. Insegnandole che, quando si tratta di quella cosa chiamata felicità, cominciare a cercarla è il primo passo per trovarla.
Di sicuro è già capitato anche a voi e più di una volta di leggere la trama di un libro da qualche parte e di desiderarlo ardentemente da quell'esatto istante. Con Il gusto segreto del cioccolato amaro a me è successo esattamente così: l'ho scoperto grazie a Il Libraio e la trama mi ha subito ispirata, colpita a tal punto che non ho dovuto nemmeno pensarci un po' su prima di inserirlo nella mia wish list.
Poi però, causa risorse limitate, ho aspettato che uscisse la versione econimica e, appena l'ho vista tra gli scaffali della libreria, l'ho acquistata.
Protagonista di questo romanzo dolce-amaro è Sophie, proprietaria di un negozio di cioccolatini, che ha perso i genitori quando era solo una bambina in un incidente d'auto di cui si da la colpa. Non riesce a superare la cosa del tutto, ma se non altro capisce di dover andare avanti e continuare a vivere e, quando conosce Garrett, l'ottimismo ritorna nella vita della ragazza che ricomincia a credere di poter essere felice, soprattutto dopo la proposta di matrimonio di lui. Ma quando Garrett la lascia a due settimane dalle nozze, Sophie sprofonda di nuovo nel baratro, al punto da creare degli amarissimi Biscotti della Sfortuna che vende con molto successo nella sua cioccolateria. Tutto prosegue sul filo del pessimismo e del cinicmo fino a che, il giorno del compleanno della donna, Garrett non si rifà vivo chiedendole un appuntamento durante il quale le promette di raccontarle il perché della decisione presa un anno prima; lei ovviamente ha paura, è risentita e soffre ancora molto, quindi lo sfida: deve mettere un'inserzione sul giornale locale chiedendo che cos'è la felicità. Se otterrà cento risposte accettabili (secondo i criteri di lei) allora avrà il suo appuntamento.
Cercasi
felicità
Aiutatemi a
trovare quello che ho perso.
Suggerimenti
alla Casella Postale 3297:
Tacoma, WA
98402
(Solo
felicità duratura, sostenitori fugacità astenersi)
Ed è da qui che il romanzo
entra nel suo vivo e, con una serie di esilaranti avventure, si arriverà
all'inevitabile lieto fine.
Se vi fate un giro nella
mia libreria di aNobii vedrete che ho dato solo tre stelline a questo romanzo,
anche se ve lo consiglio perché è una lettura molto piacevole, rilassante,
leggera e veloce.
Il problema è che da
subito ho detestato la protagonista perché non fa che piangersi addosso: per
carità, rimanere orfani a nove anni non è di sicuro la cosa più piacevole di
questo mondo così come l'essere piantata dal futuro marito a tanto così dal
giorno delle nozze, però, cavolo, reagisci un po'! Tira fuori gli attributi e
combatti contro questa vita che te le tira tutte dietro. Anche perché tanto non
è che piangendoti addosso, facendo la vittima, gridando al mondo che tutti ce
l'hanno con te, le cose migliorano in automatico.
Indubbiamente questo
tratto del suo caratte è volutamente esasperato perché funzionale alla storia,
ma non mi ha permesso di entrare per nulla in sintonia con Sophie ed ha
sicuramente influenzato il mio giudizio.
Ciò non toglie che sia una
lettura di svago leggera, ma non insulsa.
Eppure mi sembra carino! Ma se dici che la protagonista è irritante, mi sa che me lo terrò per i casi disperati! :)
RispondiEliminaMa sta antipatica a me perché io detesto le persone che si piango addosso e fanno le vittime senza alzare la testa ed andare avanti. Magari tu non la trovi così irritante :P
EliminaE comunque la storia non è male, anzi!