Titolo: Il senso dell'elefante
Autore: Marco Missiroli
Editore: Guanda
Pagine: 235
Data di pubblicazione: 22 Febbraio 2012
ISBN: 9788860887559
Prezzo: 16.50 €
Sinossi:
Milano, un elegante condominio della media borghesia, tante esistenze
che si intrecciano, tanti personaggi a loro modo paradigmatici. Su tutti
veglia Pietro, il nuovo portinaio, uomo silenzioso che ha lasciato la
sua Rimini improvvisamente per affrontare un destino racchiuso tra le
pareti del suo palazzo. Era prete fino a poco tempo prima, ora è
semplice custode di chiavi e appartamenti, legato da un rapporto
enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini. Perché entra in
casa sua quando non c'è? Perché lo segue fino a condividere con lui una
sorte inconfessabile? Un segreto che affonda le radici nel destino di
ognuno di noi e che ha un simbolo nell'elefante, amuleto della storia, e
mammifero che più di ogni altro conserva la devozione verso i legami
affettivi...
Come vi avevo accennato tempo fa, questo per me è un periodo molto intenso, lavorativamente parlando e, inevitabilmente, ne risentono anche il blog e la lettura. Le recensioni in pillole nascono dal poco tempo che ho per mettermi al pc e scrivere che in ufficio è diventato risicato e praticamente inesistente; giustamente potreste obiettare che esiste sempre la sera e avete ragione, ma quando arrivo a casa (spesso dopo 19.30) non ho più voglia di accendere il computer e mettermi a scrivere.
Anche i libri risentono della mi stanchezza: se una volta leggevo in pausa pranzo e la sera prima e dopo cena, adesso la pausa pranzo è l'unico momento di lettura che riesco a sfruttare appieno, perché dopo cena mi ritrovo sempre più spesso a cadere addormentata intorno alle nove di sera. Inoltre mi rendo conto di essere parecchio distratta nella lettura e, spesso, mi perdo tra i pensieri di ciò che ho fatto il giorno stesso e di ciò che dovrò fare il giorno dopo, invece di lasciarmi andare ed immergermi completamente tra le pagine del romanzo che ho tra le mani.
Poi, però, mi capita di avere tra mani un libro come questo e allora la lettirce attenta e curiosa di sapere che c'è in me si risveglia e io ritorno a perdermi tra le parole di una storia stupenda.
Questo romanzo racconta la storia di Pietro, un ex parroco di Rimini che ha perso la fede, che decide di trasferirsi a Milano e di diventare portinaio.
E' anche la storia della famiglia Martini, composta da papà Luca, mamma Viola e la piccola Sara che provano in tutti i modi ad essere felici, ma non ce la fanno a causa dei segreti che da troppo tempo li dividono.
Poi è anche la storia di Poppi, avvocato ed amministratore del condominio, a mio avviso un personaggio fantastico. Dopo la morte del copagno Daniele vive da solo, in compagnia del suo gatto Teo Morbidelli ed è lui a scegliere, tra tutti i candidati, proprio Pietro come portinaio.
E ci sono anche Paola e Fernando, madre e figlio down, che vivono l'una nel ricordo di un marito scomparso e l'altro inseguendo l'amore della sua Alice.
Infine c'è Riccardo e c'è Celeste, lui miglior amico di Luca che vive nella menzogna e lei voce di un passato che si alterna al presente e che è la chiave per capire tutta la storia.
Il senso dell'elefante è un libro stupendo, delicato ma allo stesso tempo complesso perché racconta di temi quali la menzogna, il tradimento, la fede e la perdita di essa, l'amore in tutte le sue forme e quello a mio avviso più spinoso: l'eutanasia. E Missiroli ci narra tutto questo con uno stile molto particolare, a tratti grezzo, a tratti leggiadro, proprio come le vicende narrate.
Ed è questa sua capacità di adattare la scrittura alla vicenda di cui scrive che rende così perfetto questo romanzo, che te lo fa entrare dentro nel profondo, che ti fa entrare in sintonia con ognuno dei diversissimi personaggi che compaiono tra le sue pagine.
E pensare che io questo romanzo non lo volevo nemmeno leggere! Cioè, ne avevo letto la trama e la presentazione su Il Libraio e lo avevo inserito in wish list, ma non era tra quelli che volevo leggere subito e assolutamente. Poi un giorno Marta e io ci siamo messe a parlare di libri, lei aveva da poco finito di leggere questo romanzo e mi ha detto che dovevo assolutamente leggerlo e l'altro giorno, quando le ho detto che lo avevo iniziato, era entusiasta e mi ha garantito che mi sarebbe piaciuto perché era un libro speciale.
E aveva ragione.
Oh ma cara Francesca, mi hai pure nominata nella tua recensione! Che regalone! :)
RispondiEliminaMi credi se ti dico che sono contentissima del fatto che ti sia piaciuto questo libro? Avevo paura di averti caricato di troppe aspettative con le mie parole e che magari il libro ti deludesse! In realtà non è stato così e ne sono contenta e felice, dico davvero! :)
L'autore sarebbe contento delle nostre considerazioni, anche perchè oramai era diventato un argomento tabù! ;)
Ti abbraccio forte, cerca di riposare dai, magari non leggendo troppo!!
Sei stata tu a spronarmi fino all'ultimo a leggere questo romanzo e ti ringrazio tantissimo perché mi hai fatto scoprire un piccolo tesoro. Nessuna delusione, ma tanta riconoscenza per la tua insistenza e le tue parole :) <3
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