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venerdì 7 giugno 2013

Chiedi Alla Luna - Nathan Filer

Titolo: Chiedi alla Luna
Titolo originale: The shock of the fall
Autore: Nathan Filer
Traduttore: Aglae Pizzone
Editore: Feltrinelli
Pagine: 320
Data di pubblicazione: 05 Maggio 2013
ISBN: 9788807030437
Prezzo: 17.00 €


Sinossi:
Matthew Homes ha nove anni. Adora passare le vacanze al camping con la famiglia e mettersi le scarpe da ginnastica, anche se la mamma d'estate lo obbliga a usare le infradito dato che fa caldo e gli sudano i piedi. Ha un fratello, Simon, di tre anni più grande, anche se tutti si comportano come se fosse più piccolo. Perché Simon è un po' diverso dalle persone che si incontrano normalmente: frequenta una scuola speciale per via di un disturbo di cui Matt non ricorda mai il nome, ma che si trova nei libri di medicina. Matt e Simon si vogliono bene: Matt adora la faccia tonda e sorridente del fratello, tonda come la luna. Giocano spesso insieme, e Simon segue Matt in tutte le sue avventure. Ma dopo quell'estate, l'estate dell'incidente a Ocean Cove, nulla sarà più come prima. Matt dovrà affrontare un segreto così enorme e terribile da non poterlo confessare a nessuno, spingendolo a chiudersi sempre più in se stesso. E mentre, anno dopo anno, la realtà perderà i suoi confini diventando sempre più estranea e costringendolo a farsi ricoverare in un centro per disturbi mentali, Matt avrà solo un pensiero in cui trovare conforto e grazie al quale ricominciare a lottare: il ricordo della faccia tonda e sorridente di suo fratello, tonda come la luna.

E' capitato a tutti e ancora ci capiterà, di dover affrontare la perdita di una persona a noi molto cara. Come la si affronta, la morte? E' una domanda che mi pongo da sempre perché io, ad esempio, la perdita delle persona a cui voglio bene la affronto malissimo. Mi è stato detto che per superare ogni evento, bisogna capire il motivo per cui è avvenuto, solo così si riuscirà a dargli un senso, a superarlo e ad affrontarlo. Peccato che io, alla morte, un senso non riesca proprio a darglielo. Mai.

Matthew è arrivato a casa Homes come fratello minore, tre anni dopo Simon, ma siccome il maggiore è un bambino un po' diverso dagli altri, di fatto è Matt il fratello maggiore che bada a Simon, che sta attento a non farlo stancare, che cerca di coinvolgerlo in situazioni pericolose che potrebbero essergli fatali.
Un'estate a Ocean Cove, però, cambia le cose.
Il pomeriggio di un giorno come tanti, Matt sta giocando a nascondino con gli amici fino a quando non assiste al funelare e alla sepoltura di una bambola. Incuriosito, il bimbo si avvicina alla ragazzina che sta compiendo quello strano rito e comincia a fare domande che, però, non trovano risposta.
E' la curiosità non soddisfatta che di notte lo spinge a svegliare Simon e a costringerlo a seguirlo nel punto esatto dove sta la piccola tomba della bambola col cappotto giallo.
Tutto questo ce lo racconta un Matthew ormai diciannovenne che passa le sue giornate tra il suo appartamento e il centro diurno dove deve recarsi ogni giorno per essere tenuto sotto controllo e dove gli vengono somministrate le medicine necessarie a tenere sotto controllo la sua malattia.
Perché quella notte a Ocean Cove ha cambiato per sempre la vita della famiglia Homes ed ha aperto nella mente di Matt una via in cui una vecchia tara familiare si è fatta strada e si è accomodata, pronta a manifestarsi sotto forma di voce di Simon.

Un esordio potente quello di Filer che tratta con delicatezza temi quali la malattia mentale, la Sindrome di Down e dei rapporti di vita che si instaurano tra le persone affette da queste malattie e chi, invece, vive una vita normale.
Sicuramente è stato il suo lavoro di infermiere presso un centro di malattie mentali e il suo ruolo di ricercatore nel dipartimento di psichiatria dell'Università di Bristol che lo hanno agevolato in questa narrazione, ma penso che ci voglia anche una grossa sensibilità per affrontare in questo modi temi come quelli che lui racconta, così come per svolgere i lavori che Filer svolge.
Molto particolare è anche lo stile che viene usato per narrare le vicende di Matthew e che, per certi aspetti, mi ha ricordato la sperimentazione che fa Foer quando scrive i suoi libri.
L'insieme di tutte queste cosa ha fatto sì che Chiedi alla luna sia diventato un romanzo che tocca corde intime dell'animo con una delicatezza e una sensibilità che rendono ancora più forte e potente questo romanzo e ciò che trasmette.

8 commenti:

  1. Bella recensione, il romanzo mi aveva già catturata! E' in wishlist e spero di leggerlo presto proprio perché il tema affrontato il dolore e la perdita è qualcosa con cui tutti dobbiamo fare i conti.

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    1. Te lo consiglio spassionatamente perché è davvero bello :)

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  2. Bellissima recensione, e' tra i libri che voglio leggere. Ne avevo parlato in radio la settimana scorsa. Hai un bellissimo blog. Passa a trovarsi, a presto francesca

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    1. Grazie mille :)
      Io te lo consiglio: è forte e delicato allo stesso tempo.

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  3. Hai scritto una bella recensione e sono d'accordo con te, anche io l'ho letto.... è una storia davvero forte ma che Filer ha saputo raccontare bene e con un apprroccio rispettoso.
    Se ti va di leggere la mia recensione clicca qui:
    http://locandalibri.blogspot.it/2013/06/recensione-di-chiedi-alla-luna.html

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  4. Non ho letto questo libro, ma credo proprio che lo farò prima o poi. Hai scritto una bellissima recensione rendendo l'idea del libro, dei sentimenti e dell'insieme.
    Sono una nuova follower :)
    Comunque io ho un rapporto particolare con la morte, ma ormai diciamo che è "una vecchia amica", che ci vuoi fare!

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  5. Non conoscevo né autore né libro...grazie a te ora li conosco e mi hai incuriosito... titolo segnato! :-)

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  6. Ciao belle, ho assegnato un premio al vostro blog, passate sul mio per vedere di che si tratta :)

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