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giovedì 17 gennaio 2013

Una volta era letteratura per ragazzi....

 Qualche giorno fa ho fatto pulizia tra le mie scartoffie. Da una cartellina sono sbucati degli appunti che risalgono al primo anno di università: corso di letteratura per ragazzi.
Mi ricordo ancora la faccia della bibliotecaria quando ero andata a cercare i romanzi per prepararmi all'esame: Alice nel paese delle meraviglie, Peter Pan, Pinocchio, Cuore, La piccola Dorrit,  Il piccolo lord, Il Le avventure di Tom Sawyer, e poi i fumetti di Giamburrasca, Vampiretto...

Alcuni di essi sono inequivocabilmente dedicati ai bambini e ai ragazzi, ma altri... altri potrebbero essere letti tranquillamente anche dagli adulti! Penso a David Copperfield, Grandi Speranze e Oliver Twist di Dickens, che sono romanzi abbastanza complessi e difatti vengono riproposti da Einaudi, che certo non si occupa di bambini. Stesso discorso per la serie Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini, Piccoli uomini crescono, e naturalmente Cuore, di De Amicis. Sono storie ingenue solo in apparenza.



Poi ci sono alcune storie che si trovano, purtroppo, solo in volumi enormi, pesanti, ricchi di figure, in collane dedicate all'infanzia... Quelle scritte da Jack London, per esempio. Ma avete mai letto "Zanna Bianca"? Non è che sia proprio una storiella da infanti. E le storie di Jules Verne? Etichettati come "letteratura per l'infanzia" quando la fantascienza era ancora considerata un genere poco serio, poco adulto, per così dire. Ma a rileggerli ora, c'è da stupirsi per il genio visionario.
 E che dire di La storia infinita? E Le cronache di Narnia? E i romanzi di Dumas? Salgari?
Non che io mi preoccupi di farmi vedere seduta sul tram a leggere un'edizione cartonata di " Il libro della giungla", tanto per fare un esempio: ma non sarebbe male se ci fosse un po' meno discriminazione sulla letteratura per ragazzi, perchè secondo me viene troppo spesso sottovalutata, presa in giro. E io vado in bestia!

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