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lunedì 1 ottobre 2012

L'inverno si era sbagliato - Louisa Joung

Titolo: L'inverno si era sbagliato
Titolo originale:
My Dear I Wanted to Tell You
Autore: Louisa Joung
Traduttore: R. Scarabelli
Editore: Grazanti Libri
Pagine: 352
Data di pubblicazione: 01 Aprile 2012
ISBN:
9788811682424
Prezzo: 11.60 € 


Sinossi:
Inghilterra, 1915. Come ogni mattina, Julia compie i rituali dell'attesa: lucida la casa alla perfezione, indossa l'abito più elegante che possiede e si acconcia i capelli, accorda il violoncello e poi si siede alla finestra. E aspetta. Aspetta che la promessa venga mantenuta, che suo marito Peter torni dal fronte. Anche Nadine aspetta, ripensando come ogni giorno a quell'amore tenero e spensierato sbocciato a Londra, sotto la neve d'inverno. Quello che nutre per Riley è un amore impossibile, contrastato aspramente dai genitori di Nadine. Ed è proprio per conquistarli che Riley è partito per il fronte, per quella guerra lampo che, dicevano tutti, sarebbe durata soltanto un inverno. Ma l'inverno si era sbagliato. Rose non ha tempo di aspettare. Infermiera in prima linea nel conflitto, ha visto troppi uomini feriti nel corpo quanto nell'anima aspettare soltanto una cosa, la morte. E c'è un filo sottile, fragile e capriccioso, fatto di messaggi dalla trincea, che Rose ha visto troppe volte spezzarsi. Julia, Nadine e Rose sanno che quella maledetta guerra è una lunga attesa ma, unite dalla medesima determinazione e dall'imprevedibilità del destino, scopriranno che quest'attesa può essere interrotta solo in un modo: con il coraggio dei loro cuori. 

Avete presente quando prendete in mano un libro, ne leggete titolo e trama e vi aspettate una determinata storia, poi iniziate a leggerlo e vi rendete conto che vi trovate tra le mani qualcosa di completamente diverso da quello?
Ecco, è esattamente ciò che mi è accaduto con questo libro.

Se si legge il riassunto sul retro della copertina, ci si aspetterà di trovar narrate tra le pagine le vicende di alcuni innamorati separati a forza dalla prima guerra mondiale: le donne a casa che aspettano, pregano e sperano che i loro amati tornino presto dal fronte sani e salvi , i soldati che combattono e resistono alle brutture che vivono solo grazie al pensiero di ciò che ci sarà ad attenderli a casa.
Bene, cancellate ogni aspettativa perché in realtà ciò che c'è in questo è solo guerra, una guerra che distrugge, ferisce e separa. E noi la viviamo attraverso gli occhi di Riley che ha deciso di prendervi parte per farsi accettare dai genitori della sua innamorata, perché loro sono ricchi e lui no.

Mentre lo leggevo e mi sono ritrovata a storcere il naso, sono andata in giro per il web a leggere qualche commento e ne ho trovati tanti positivi (su aNobii e Goodreads ha una media di quattro stelle), per cui può darsi benissimo che sia stata io a non riuscire ad apprezzarlo fino in fondo per via delle mie aspettative sbagliate.
Non lo so, fatto sta che, onestamente, non mi è piaciuto, mi ha annoiato e non so per quale miracolo sono riuscita portarlo fino alla fine senza abbandonarlo a metà. Nel mentre ho anche inizato e finito altri due libri, cosa che di solito non faccio mai, però non ce la facevo davvero a leggere più di una decina di pagine per volta.
Mi spiace perché pensavo davvero di trovarmi tra le mani un piccolo gioiello, uno di quei libri che narrano una storia intensa in modo talmente delicato da entrarti dentro e lasciati tanto, invece non è stato così.
 

2 commenti:

  1. Caspita che peccato, mi ispirava molto questo libro...però dalla tua recensione non mi sembra sia stato un "piacevole incontro letterario". Capita spesso anche a me di avere delle aspettative da un libro e poi di ritrovarmi tutt'altro...a volte si rimane piacevolmente colpiti, altre profondamente delusi... :-(
    Ma fa parte del gioco della lettura e la cosa più divertente è che spesso un libro che a te non ha trasmesso nulla, a un'altra persona ha fatto un'impressione completamente positiva, regalandole un'esperienza indimenticabile...
    E' proprio una questione di De Gustibus! =)

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  2. Verissimo! Ed è una delle tante cose che mi fa amare i libri :)
    Ti dirò, non so nemmeno se sconsigliarlo questo libro oppure no, perché secondo me il fatto che non mi sia piaciuto è legato proprio solo al fatto che mi aspettassi una cosa e invece me ne sono ritrovata le mani una completamente diversa. Sono combattuta insomma :P

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