Pagine

lunedì 1 ottobre 2012

"Stagioni diverse", Stephen King


Titolo: Stagioni diverse                                                              
Autore: Stephen King
Ediotore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 11, 90

Sinossi:   Un quartetto di racconti in bilico tra l'orrore e l'avventura, l'incubo e la fantasia. Il riscatto di un uomo condannato ingiustamente per omicidio. Il morboso rapporto tra un adolescente e un ex nazista. Quattro ragazzini alla ricerca del cadavere di un coetaneo. Una donna che partorisce in circostanze surreali. Quattro storie da brivido, agghiaccianti e paradossali, che hanno per protagonisti mostri moderni.

Stephen King è da sempre sinonimo di horror.
Mai etichetta fu più fastidiosa per uno scrittore!
Il Re ( come dicono i fan: ma frequentissimi sono anche zio Steve e Stefano Re) ha scritto, è vero, numerosi romanzi horror, e le sue storie ( conosciute anche grazie alle trasposizioni cinematografiche) hanno dato vita a creature a dir poco inquietanti e spaventose: ma definirlo semplicemente uno scrittore horror è davvero limitativo.
Ha infatti scritto dei fantasy, dei racconti di avventura, western, e una serie di produzioni che non trovano una collocazione vera e propria tra i generi.

"Stagioni diverse" è una di queste...
 Pubblicata  nel 1982, è la seconda raccolta di racconti di King. La raccolta più matura, a detta di molti.
Nessun mostro, nessun vampiro, nessuna strana ombra negli angoli: le uniche brutture sono quelle date dalla cattiveria del cuore umano e dalla miseria.
Quattro novelle, una per ogni stagione:

L'eterna primavera della speranza - Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank
- L'estate della corruzione - Un ragazzo sveglio
- L'autunno dell'innocenza - Il corpo
- Una storia d'inverno - Il metodo di respirazione

Letto quasi dieci anni fa, quando scoprii Stephen King e mi innamorai dei suoi romanzi, non fece particolarmente presa.
 Mi colpì molto il racconto "Il corpo", dal quale è stato tratto il film "Stand by me- Ricordo di un'estate". Forse perchè i protagonisti erano giovanissimi, forse perchè è il racconto dal tono più scanzonato e sotto certi aspetti più immediato, che fa "pensare meno". Ma in linea di massimo sottovalutai il potenziale della raccolta.
La rilettura ( e i dieci anni in più sulle spallucce di me medesima) mi hanno permesso di apprezzare maggiormente il primo racconto, "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank" ( bellissimo il film, fra l'altro, "Le ali della libertà) e "Un ragazzo sveglio", che mi ha lasciata basita. E non è tanto per dire.
Quattro fra le migliori store del Re ( o zio Steve) in assoluto.






1 commento:

  1. Trovo che Stephen King sia un narratore superbo, il suo modo di intessere le trame, di dipingere i personaggi riesce a incantare il lettore e a trasportarlo nelle storie, lasciandolo andare solo alla fine.

    Ho recuperato di suo On Writing, una sottospecie di manuale di scrittura, un racconto di come nascono le sue storie. Affascinata dal suo stile e dalla sua mente ho deciso di leggerlo, a dire il vero in questo momento giace sul comodino in attesa, prima di lui ci sono altri volumi, ma spero di raggiungerlo presto!

    Ciao!

    RispondiElimina