Eccomi nuovamente qui a segnalare le prossime uscite su cui ho messo gli occhi e che mi stuzzicano un bel po'.
Ricordi i tuoi sogni di bambina? Clare da piccola ha scritto una lista
per ricordarli tutti. "Nuotare con i delfini, trovare una cura per gli
attacchi di cuore, diventare insegnante, avere un cane, imparare il
codice Morse, sposarsi e avere dei bambini..." Una lista dimenticata che
Clare credeva di aver perso, ma che adesso stringe tra le mani per la
prima volta dopo anni. Gliel'ha spedita la sua maestra delle elementari,
è stata lei a custodirla per tutto questo tempo. Adesso che Clare ha
perso tutto, quei piccoli sogni sono l'unica ancora a cui aggrapparsi
anche se sembrano impossibili da realizzare. Eppure sono l'unico modo
per farle ritornare il sorriso. Clare decide impulsivamente di
realizzare tutti i suoi desideri di bambina, uno dopo l'altro, perché
dentro di sé sa che è l'unico modo per guarire le ferite del suo cuore.
Molti sogni sembrano irrealizzabili o semplicemente infattibili. Come
può rimpiazzare il vaso rotto della madre del suo vecchio amico Lincoln,
se si è trasferito con la sua famiglia da più di vent'anni e non ne ha
più saputo nulla? Per non parlare dello sposarsi e dell'avere figli:
dopo tutto quello che è successo, è impensabile. Ma a ogni traguardo
raggiunto Clare scopre un pezzo in più della vera sé stessa. E in una
girandola di imprevisti e incontri inaspettati, capisce anche che
cercare la donna che avrebbe voluto essere da piccola potrebbe
riservarle dolci sorprese...
Questa, lo ammetto, è una segnalazione un po' tardiva perché il libro esce oggi. L'ho scoperto mardetì quando mi è arrivato il nuovo numero de "Il libraio" e mi hanno incuriosita sia la trama che il titolo. Appena ci metterò sopra le mani, vi farò sapere!
Burlington, Vermont. Il tavolo della colazione sembra un campo di
battaglia. Uova strapazzate, mirtilli e briciole di pane sulla tovaglia.
In salotto giocattoli sparsi a terra e il pianto di un neonato. Ginny e
William credevano di aver smesso di fare i genitori. Pensavano di
potersi godere in pace gli anni della loro vecchiaia: curare il
giardino, scaldarsi alle chiacchiere serene dell'ultimo sole. Ma è
bastato un solo weekend perché tutto cambiasse e la loro casa venisse
improvvisamente invasa da tutti i loro figli. La prima a presentarsi è
Lillian, in fuga da un marito fedifrago, con al seguito la sua bambina
di tre anni Olivia e il neonato Philip. Poi Stephen, accompagnato dalla
moglie che scopre proprio in quel momento che la sua gravidanza è a
rischio ed è costretta all'immobilità immediata. E infine Rachel, la
figlia minore, che ha perso il lavoro e non può più permettersi le
scarpe costose e l'affitto nel pieno centro di Manhattan. Dovevano
fermarsi solo pochi giorni, ma sono diventati ospiti a tempo
indeterminato. William e Ginny hanno di fronte a loro una lunga,
lunghissima estate in cui, fra piatti rotti, urla selvagge, ma anche la
carezza tenera delle dita paffute di un nipotino, devono imparare a
conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto più complessi
di una caduta dalla bicicletta e un ginocchio sbucciato. Perché non si
smette mai di essere genitori.
Anche questo è un libro scoperto su "Il libraio" e finito dritto dritto in wish list. Il titolo è meraviglioso! Uscirà il 20 settembre e, se lo leggete prima di me, fatemi sapere com'è!
Normandia, 1918. Léon e Louise amano pedalare controvento verso
l'oceano. Verso quel piccolo antro tra gli scogli, sferzato dalle
correnti, il loro rifugio, il loro nido. Lì, di fronte alla vastità
dell'orizzonte, tutto è possibile. È possibile amarsi, con la
spensieratezza e l'intensità dei loro sedici anni. È possibile
immaginare un futuro insieme, lontano dalla guerra, dalle detonazioni,
dalla morte. E sancire la loro unione con una promessa: "Ora e per
sempre". Ma per quanto si illudano di tenerla lontana, la guerra è
vicina, fin troppo vicina a loro. Sulla strada del ritorno una bomba li
divide. Léon crede che lei sia morta e così Louise di lui. Eppure l'eco
di quella promessa fatta tra le onde è destinata a durare ancora a
lungo. Dieci anni dopo, a Parigi, mentre insorgono i presagi di una
nuova guerra, Léon si è rifatto una vita. Ma una sera tutto cambia: il
metrò è affollato, eppure nell'istante in cui i due vagoni si sfiorano,
Léon la vede, nell'angolo del vetro libero vicino alla porta. Gli stessi
occhi verdi, le lentiggini e i folti capelli scuri, l'immancabile
sigaretta, come allora. Ne è sicuro: quella è la sua Louise. A separarli
solo un metro d'aria e due finestrini. E due vite che hanno ormai preso
direzioni diverse: lui ha moglie e famiglia, e lei ha scelto di stare
da sola, fiera della propria indipendenza. Ma non importa. Anche se il
futuro è pronto a dividerli di nuovo, ci sarà sempre un momento, un
giorno, un istante in cui si rincontreranno.
Questo libro esce oggi e, ad attirarmi, sono stati il titolo e la trama che, per un cuore di panna come me, è un invito a nozze.

Una nonna precipita nell’oblio della vecchiaia cancellando dalla memoria
dapprima la figlia e poi la nipote, e chiudendosi nel castello
inattaccabile di chi si approssima alla fine. Niente sembrerebbe
destarla alla vita, né il cibo né le premure dei familiari. Un giorno,
però, la nipote le porta una granita gelata, un piccolo gustoso monte
Fuji identico a quello assaporato qualche anno prima a un chiosco non
lontano da casa, e allora la nonna ritrova un guizzo di gioia e
vitalità. Una donna gravemente ammalata decide di dedicare i suoi ultimi
giorni a insegnare alla sua bambina come preparare un buon misoshiru, la zuppa di miso,
la pasta di soia fermentata servita in una ciotola di brodo denso. Ha
promesso al marito di preparargli ogni giorno l’adorato piatto e non vuole che, dopo il suo congedo dal mondo, un’altra donna, estranea alla famiglia, assolva quel compito.
Una coppia alla vigilia della separazione si reca nella penisola di Noto
per un’ultima cena. Il tipico aroma speziato dei funghi matsutake, il sashimidi cernia macerata con alga konbu e un bel po’ di sake fanno
dileguare per un istante rimpianti e tristezza dell’addio.Due gay
progettano un doppio suicidio a Parigi e trovano la modalità giusta per
porre fine alla loro esistenza davanti a ostriche crude con composta di
pesche e mousse di pesce affumicato, scampi alla brace con spuma al
profumo d’arancia, zuppa di granchio fredda con sorbetto di pomodorini
ciliegia e altre prelibatezze…
I personaggi del nuovo libro di Ito Ogawa celebrano quasi tutti degli
addii – il congedo dal mondo, dagli affetti più intensi, da un lungo
rapporto d’amore, dai luoghi più cari – in compagnia di un cibo. Per un
breve fugace momento, il cibo – una cena nel ristorante preferito, la
zuppa dimiso, i funghi matsutake, una granita gelata – lenisce la crudeltà dell’addio e restituisce il piacere della vita e le gioie del palato.
Ho scoperto con piacere di amare i libri nei quali si parla di cibo e, sempre di recente, ho scoperto con piacere la scrittura fluida e poetica degli scrittori giapponesi. Inutile precisare che questo libro, che fonde entrambe le cose in sé, è finito dritto dritto in wish list.
Anche questo è in uscita oggi.
Eleonora Cohen nasce una notte del 1877 mentre la guerra russoturca
divampa nella pianura danubiana e la cavalleria dello zar irrompe nella
città di Costanza. Un'antica profezia, narrata da due levatrici tartare
giunte in città proprio quel giorno, prefigura per lei orizzonti carichi
di aspettative. E la bambina non le tradisce. Fin da piccola dimostra
memoria portentosa, grande abilità nel far di conto ma soprattutto una
straordinaria predisposizione per l'apprendimento delle lingue e la
lettura. Quando Eleonora si trasferirà a Istanbul, nella ricca dimora di
Moncef Barcous Bey, ex governatore di Costanza e socio in affari del
padre, le voci sulle doti della piccola bambina prodigio si spargeranno
rapidamente, fino a varcare la soglia del palazzo del sultano.
Questo è un libro che vorrei leggere, ma è anche uno di quelli che temo di non apprezzare. In wish list con riserva, uscirà il 20 settembre.
A poco più di quarant'anni, Viola si sente vuota e inutile. Suo marito,
acclamato direttore d'orchestra, affascinante ed egocentrico, cui Viola
ha dedicato ogni istante della sua vita, è morto da poco. Le giornate di
Viola sono ora scandite dalla solitudine e dai ricordi. Durante una
manifestazione in onore del marito, in un caldo pomeriggio di giugno,
Viola incontra un uomo e dopo poco gli chiede di portarla via dalla
festa. Inizia così una vera e propria fuga, durante la quale Viola
comincia a raccontare la storia del suo matrimonio, un matrimonio come
tanti e allo stesso tempo eccezionale. Ma, mentre racconta, Viola
comincia a porsi delle domande che la porteranno a scoprire un'inattesa e
per lei sconvolgente verità...
Questo libro uscirà il 27 settembre e anche questo è in wish list con riserva perché temo possa essere un po' una boiata. Quando leggo frasi come "comincia a porsi delle domande che la porteranno a scoprire un'inattesa e
per lei sconvolgente verità..." un po' mi spavento e mi metto sulla difensiva.
Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una
famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono
ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore
adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell'appuntamento, la bomba
atomica trasforma la città intera nell'inferno. Tokio, febbraio 2011.
Emilian Zäch, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni
Unite e sostenitore dell'energia nucleare, conosce una gallerista di
arte giapponese ossessionata dall'idea di rintracciare il primo amore
della nonna. Due storie parallele, destinate a incrociarsi in un finale
sorprendente.
Questo libro mi ricorda un po' "Il gusto poibito dello zenzero", ma me lo ricorda solo perché la storia è diversa.
L'uscita è prevista per il 20 settembre.
Un piovoso e freddo lunedì di febbraio sul treno che porta i pendolari
da Brighton a Londra. Nei vagoni, visi assonnati, pensieri,
preoccupazioni. All'improvviso, un uomo che sta viaggiando con la moglie
si sente male. Inizia così, da un episodio quasi banale nella sua
drammaticità, la storia intensa di Anna, Karen e Lou. Tre donne su quel
treno, le prime due unite da una profonda amicizia, la terza una
sconosciuta che per una serie di eventi fortuiti legati a quel dramma si
avvicinerà a loro. Insieme affronteranno la settimana più dura della
loro vita e insieme scopriranno che, se è vero che basta un attimo
perché tutto vada in frantumi, la vita va avanti e ci chiede di tenere
il passo.
Uscita prevista il 27 di settembre
per questo romanzo che ha una copertina slendida secondo me. Mi piacciono molto le storie in cui i protagonisti si incontrano per caso e da questa conoscenza fortuita nasce un'amicizia profonda o un amore inaspettato. Perché, in fondo, così è la vita, no?
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e
inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che
ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di
primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un
lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa
quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per
superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica
ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la
merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque
donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni,
cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un
profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del
«club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come
Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore;
o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande
rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi
segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno
proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad
aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci
rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.
Questo libro dovrebbe uscire ad ottobre, ma non riesco a trovare la data precisa. Mi ispira molto, mi piacciono i club siano essi del libro, del cucito o del lavoro a maglia e la storia mi sembra promettente.
Direi che per questa volta siamo a posto, ci risentiamo al prossimo avvistamento! E, se nel frattempo leggete uno di questi libri, fatemi sapere.
PS scusate se alcuni dei libri segnalati sono in uscita oggi, ma è un periodo pieno di lavoro (che di questi tempi è una fortuna!) e ho perso un po' il giro con l'aggiornamento del blog. Sorry!
Io voglio assolutamente "Ogni istante di me e di te"... sembra che l'abbiano scritto pensandomi :)))
RispondiEliminaAnche a me quello ispira un sacco! <3
EliminaCara Francesca,
RispondiEliminama io devo assolutamente passare in libreria!!
Mi interessano davvero tutti! Caspita, peccato che ora che è iniziata la scuola avrò qualche tempo in meno per le mie amate letture!
Un abbraccio!
Ciao Marta!
EliminaIo invece devo tenermi lontana dalla libreria o rischio la bancarotta! E' che "Il libraio" è sempre fonte inesauribile di ispirazione e poi questi titoli e le copertine sono spendide, come si può resistere?
Buona scuola e buone letture!
Un bacione <3
Grazie Claudia! Sono passata a ringraziarti anche sul post ;)
RispondiEliminaGrazie mille cara!
RispondiEliminaOggi ci industriamo per rispondere :)