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mercoledì 26 dicembre 2012

Libri sotto l'albero #2

Buongiorno e buon Santo Stefano!
Per me questo giorno è un misto di tristezza e gioia: tristezza perché il Natale e tutta la magia che si porta dietro sono ormai passate; gioia perché ci sono i regali da ammirare per bene e perché finalmente mi posso rilassare e riprendere dai bagordi della vigilia e del giorno di Natale.
E a proposito di regali da rimirare, il bottino libroso di quest'anno è stato notevole! C'è una persona che, per tradizione, mi regala sempre dei libri sia a Natale che al compleanno e, siccome quest'anno ha fatto un super regalo a mio marito, ha deciso di pareggiare i conti e comprarmi l'equivalente in libri: L'ultima estate di Catullo, La libreria dell'armadillo, Mirtilli a colazione e Il senso dell'elefante sono arrivati così.
Il mio regalo sei tu me l'ha regalato la mia splendida sis ♥.
E poi Paulette e Leviathan sono arrivati come regalo extra dal mio papino ♥.


L'ultima estate di Catullo: C'è un uomo, solo, davanti a un lago. E' giovane, ma si sente vicino alla morte. Le onde del lago sembrano onde di memoria. A ogni ondata corrisponde un ricordo. L'uomo è Catullo, il lago è il lago di Garda. Catullo ripercorre le tappe principali della sua breve vita: l'apprendistato presso il suo maestro, Valerio Catone; l'incontro con Cesare; le avventure con gli amici poeti Lucrezio e Anser; la ricerca dell'imprendibile Camerio; ma, soprattutto, rievoca le fasi alterne del suo amore travolgente per una donna sposata, una donna dai due nomi, Clodia e Lesbia. Un amore che ha conosciuto l'esaltazione più alta e la disperazione più nera e che, alla fine, lo ha spinto a cercare la fuga, via da Verona, via da Roma fino all'assolata Bitinia, sulle rive di un mare lontano. Lì una giovane prostituta pare indicargli una via di salvezza, una forma possibile di redenzione. Un romanzo che non è una ricostruzione storica, ma un sogno sulla figura di Catullo, intessuto di mille citazioni, allusioni, riecheggiamenti per avvicinarsi sempre più alla sostanza poetica di questo enigmatico e affascinante autore.

Vi avevo già parlato di questo libro in occasione del Prossimamente in libreria #2 e ad attirarmi subito è stata la trama, il fatto che il protagonista fosse Catullo e che narrasse la sua vita quando crede di essere in punto di morte.
Catullo è un poeta che amo alla follia, l'ho letto in italiano, in latino, l'ho tradotto e analizzato ed ho imparato ad amarlo anche grazie alla mia insegnate di latino e greco che avevo al liceo classico.

La libreria dell'armadillo: La magia di certi libri non sta solo nelle storie che raccontano, ma nelle circostanze che li spostano da una mano all'altra, da un appartamento all'altro. E' questo il caso di un volume fuori catalogo, "Randagio" è l'eroe di Giovanni Arpino, che passa dalla casa di un anziano arteriosclerotico, con un biglietto del Superenalotto tra le pagine, a un libraio vedovo, che fatica a far sopravvivere la sua piccola libreria di quartiere. Quando Francesca, una donna difficile e dolce, chiede al libraio proprio il romanzo di Arpino, lui si rende conto di averlo perso. Ma sa che deve assecondare la fortunata coincidenza e lasciarsi trascinare da quella donna, entrata nella sua vita per non uscirne più. Perché, nonostante il vento gelido della crisi, a volte basta un libro per riconquistare i propri sogni: un lavoro appassionante, una vincita milionaria, un amore.

Una mattina di qualche settimana fa ho accompagnato a Torino mio papà per un intervento e, quando è tornato dalla sala operatoria, ho parlato con i medici ed ho visto che era tutto a posto, sono uscita a fare due passi, anche per lasciarlo riposare tranquillo. Morale della favola sono andata alla Fnac ed ho visto questo che spuntava da uno scaffale. Mi ha ispirata subito! La copertina è fantastica e il fatto che sia un libro che parla di libri e che abbia come protagonista un libraio, ha fatto il resto.

Leviathan - La trilogia: Sarajevo, 1914: dopo l'attentato all'arciduca d'Austria scoppia la Prima guerra mondiale. Ma se a combattersi fossero bestie e macchine? Allora sareste nel mondo di Leviathan, Behemoth e Goliah. Sareste nel mondo di Alek e Deryn. E come una guerra tra universi differenti. Da una parte, le potenze Cigolanti e le loro macchine. Dall'altra, gli alleati Darwinisti e le loro creature di sintesi. Carburante contro cibo, metallo contro pelle. Alek contro Deryn. Aleksander è il figlio dell'arciduca assassinato, in fuga da un impero di cui nessuno lo vuole erede. Deryn è una ragazza arruolata in vesti maschili nell'Aviazione britannica, decisa a vivere come vuole. Si incontrano per caso ma si alleano per scelta e affrontano il conflitto insieme: da Istanbul a New York, tra battaglie aeree e rivoluzioni, Alek e Deryn impareranno che cosa sono il caos e l'odio, ma anche l'amicizia e la speranza - forse addirittura l'amore. In una trilogia steampunk che incalza il lettore con colpi di scena e scontri all'ultimo sangue, Scott Westerfeld ci regala un viggio appassionante nelle infinite possibilità della storia: che sia quella del mondo o di ciascuno di noi.

Ho scoperto questo libro sul blog di Sonia Cuore d'Inchiosto mi ha subito ispirata. Come vi ho già detto, tempo fa non avrei mai letto un libro così (soprattutto perché è un tomo notevole!) ma da quando abbiamo aperto il blog ho deciso di ampliare i miei orizzonti di lettrice e di sperimentare un po'. Vediamo che fine faremo io e il mattonazzo sopracitato!


Il mio regalo sei tu: Oggi vede suo padre per la prima volta. Sono diciotto anni che aspetta questo momento. Una settimana fa l'ha visto in televisione, l'ha cercato e ora eccola lì, che sposta il peso da un piede all'altro nella portineria di uno studio televisivo. Lui ha qualcosa da finire, le chiede soltanto un attimo; diciotto anni e un attimo. "Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l'avrei mai fatto" le dice poi. Non ci sono abbracci. Gelido freddo invernale, dentro e fuori di lì. Ha un bel salire e scendere da autobus e tram, Lidia, per andarlo a trovare. Passano i mesi e non c'è disgelo. Ma il destino è disegnato nel cielo, ha un cappello bianco da cowboy, è da anni che la cerca dappertutto e ancora non l'ha trovata. Aspettami, non ti muovere, gli dice Lidia, ti troverò io. Va a cercarlo lontano, su una montagna a duemila metri, dove il lavoro principale è sorridere, e non fermarsi mai. E proprio lì, di colpo, una pioggia di sms cambia tutto. Per tanto tempo la vita non ha fatto che dirle no no no, dopo dopo dopo, e ora finalmente le dice sì sì sì, ora! ora! ora! Suo padre le scrive sono cambiato, prima non ero pronto e adesso sì. Adesso vuole stare con lei. Ha trovato il grande amore ed è pronto a cominciare una nuova fase della vita. Ecco come si stanno mettendo le cose. Davvero molto bene. Talmente bene che Lidia ogni due minuti si chiede: ma sarà vero? Non ci sarà qualcosa che non va? "Il mio regalo sei tu" è la storia di un amore negato: l'avventura di una piccola donna coraggiosa nelle spire di un padre serpente.

Ho voluto questo libro dall'esatto momento in cui la casa editrice Marcos y Marcos mi ha mandato la mail di presentazione del libro come prossima uscita. Ad attirarmi immediatamente è stata la trama delicata e complessa, questo rapporto padre e figlia svanito da tempo che si vuole provare a recuperare.
Non vedo l'ora di leggerlo.

E poi Paulette... : Ferdinand è un signore sui settanta che vive tutto solo nella sua enorme cascina in campagna. Figli e nipoti hanno troppi impegni... A lui resta il cane, un bicchierino ogni tanto, e un sacco di tempo libero. Un giorno Ferdinand, facendo visita alla vicina, scopre che il suo tetto è stato devastato da un nubifragio. Non ci dorme tutta la notte. Ma il mattino successivo si fa coraggio e invita Madame Marceline a trasferirsi da lui. Lei e tutti i suoi animali, ben inteso. A poco a poco la fattoria si riempie di fermento, agitazione, nuova vita. Perché dopo Marceline arrivano anche un amico di infanzia di Ferdinand rimasto vedovo di recente, due vecchine un po' smemorate, uno studente di Agraria che rimette in sesto l'orto, e alla fine anche Paulette...

Altro libro scoperto tra le pagine di  Cuore d'Inchiostro che lo ha segnalato qualche tempo fa come avvistamento. Ne avevo letto qualche pagine al supermercato ed ho deciso che sarebbe stato inserito nell'elenco libroso dei regali di Natale.

Il senso dell'elefante: Milano, un elegante condominio della media borghesia, tante esistenze che si intrecciano, tanti personaggi a loro modo paradigmatici. Su tutti veglia Pietro, il nuovo portinaio, uomo silenzioso che ha lasciato la sua Rimini improvvisamente per affrontare un destino racchiuso tra le pareti del suo palazzo. Era prete fino a poco tempo prima, ora è semplice custode di chiavi e appartamenti, legato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini. Perché entra in casa sua quando non c'è? Perché lo segue fino a condividere con lui una sorte inconfessabile? Un segreto che affonda le radici nel destino di ognuno di noi e che ha un simbolo nell'elefante, amuleto della storia, e mammifero che più di ogni altro conserva la devozione verso i legami affettivi...

Devo ammettere che, quando ho letto la trama di questo libro su Il Libraio, mi aveva colpita ma non aveva lasciato il segno. Poi un giorno ho letto la recensione che Marta ne ha fatto sul suo blog MemoriaRem, ne abbiamo parlato un po' e mi ha convinta a leggerlo.
Vedremo...

Mirtilli a colazione: Burlington, Vermont. Il tavolo della colazione sembra un campo di battaglia. Uova strapazzate sbocconcellate, macchie di marmellata mista a yogurt, briciole di pane sulla tovaglia. In salotto giocattoli sparsi a terra e il pianto di un neonato. Ginny e William pensavano di non doversi più occupare di queste cose. Tutti i figli sono ormai grandi e se ne sono andati finalmente a vivere per conto proprio. Il loro programma era quello di godersi in pace gli anni della vecchiaia, curare il giardino, scaldarsi alle chiacchiere serene dell'ultimo sole. Ma è bastato un solo, breve weekend perché la casa fosse improvvisamente invasa da tutta la loro progenie. La prima a presentarsi è Lillian, in fuga da un marito fedifrago, con al seguito la sua bambina di tre anni e il neonato Philip. Poi Stephen, accompagnato dalla moglie che scopre proprio in quel momento che la sua gravidanza è a rischio ed è costretta all'immobilità immediata. E infine Rachel, la figlia minore, che ha perso il lavoro e non può più permettersi le scarpe costose e l'affitto nel pieno centro di Manhattan. Dovevano fermarsi solo pochi giorni, ma sono diventati ospiti a tempo indeterminato. William e Ginny hanno di fronte a loro una lunga, lunghissima estate in cui, fra piatti rotti, urla selvagge, ma anche le carezze tenere delle dita paffute di un nipotino, devono imparare a conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto più complessi di una caduta dalla bicicletta e un ginocchio sbucciato.

Altro titolo scoperto su Il Libraio che mi ha attirata subito sia per il titolo che per la trama. Speriamo che non sia l'ennesima fregatura...

Direi che adesso da leggere ne ho per un bel po'!

11 commenti:

  1. Non conosco nessuno i questi libri (a parte Leviathan che ho anch'io da leggere) per cui sono curiosa di leggere le recensioni!
    Buon Santo Stefano ^_^

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    1. Leviathan mi spaventa un pochino sai... mi sa che me lo tengo come lettura estiva :P
      Buon Santo Stefano anche a te cara :)

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  2. Oh cara Francesca,
    grazie per avermi addirittura citata quando parli de "Il senso dell'elefante"! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi a riguardo!:)
    Questi libri mi hanno incuriosita davvero!
    Attendo tue notizie e buone letture!
    Un abbraccio e buona continuazione delle vacanze!:)

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    1. E ci mancava ancora che non ti citassi! Sei tu che mi hai spronata a leggere quel libro :)

      Un grosso abbraccio anche a te e tanti auguri di buon anno <3

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  3. Sono curiosa di sapere cosa penserai della trilogia di Westerfeld e de "Il senso dell'elefante": il primo mi ispira un sacco e il secondo l'ha comprato mio padre ma non l'ha ancora letto :)

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    1. La trilogia mi spaventa un po', lo confesso, quindi credo mi ci vorrò del tempo prima di avere il coraggio di leggerlo :P

      "Il senso dell'elefante" credo sarà una delle mie prossime letture.

      Buon anno cara Camilla!

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  4. Quanti bei libri!!! Non li conosco a parte la trilogia di Leviathan di cui ho sentito parlare... in ogni caso, quando regalano libri è semrpe bellissimo! ^^

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    1. Io amo ricevere i libri in ogni occasione! e questo Natale sono stata una lettrice felice :)

      Buon anno Fragola! xoxo

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  5. La libreria dell'armadillo ispira da un po' anche me, perciò aspetto che tu lo legga e mi faccia sapere com'è ;)
    idem per E poi Paulette, che secondo me non potrò che adorare, visto che il primo romanzo dell'autrice mi è piaciuto tantissimo, ma non l'ho ancora comprato a causa del prezzo elevato e della mole ridotta :/
    La trilogia un giorno proveremo ad affrontarla insieme, se riusciamo )

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    1. Per leggere Leviathan credo fortemente che dovremo sostenerci a vicenda :D

      Gli altri passerano presto su questi schermi ;)

      Buon anno Sonia <3

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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