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domenica 23 dicembre 2012

Recensioni in pillole, ovvero quando si legge tanto ma non si ha tempo per recensire

Io speravo che con l'arrivo del freddo e della neve, avrei avuto un po' più di tempo da dedicare alle recensioni, invece sembra proprio che niente fermi impresari, costruttori ed architetti (e meno male!).
Ciarle inutili a parte, questa premessa per dirvi che anche oggi recensisco in pillole tre libri insieme.

Titolo: Il Vangelo secondo Biff
Titolo originale: Lamb: The Gospel According to Biff, Christ's Childhood Pal
Autore:  Christofer Moore
Editore:  Lit Libri In Tasca
Pagine: 574
Data di pubblicazione:  26 Ottobre 2010
ISBN: 9788865830017
Prezzo: 12.90 €

Sinossi
Tutti sanno come è nato e come è morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall'infanzia ai trent'anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il suo migliore amico, Levi detto Biff, a cui spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un'epopea ricca di miracoli, viaggi, scoperte, per non parlare di demoni, morti viventi, kung fu, folli monaci tibetani e pupe da sballo. Forse nemmeno l'astuzia e la devozione del migliore amico riusciranno a risparmiare al Salvatore il suo tragico destino, ma Biff non permetterà che si sacrifichi e ascenda al cielo senza aver lottato per impedirlo!

Se si cerca questo libro su aNobii, Goodreads o Amazon si leggeranno opinioni decisamente diverse e contrastanti perché un romanzo come questo o lo si odia o lo si ama. Io, invece, mi colloco esattamente a metà, ma andiamo con ordine.
Il Vangelo secondo Biff è talmente famoso che riassumervene la trama non credo serva a molto, ma così bisogna fare: Levi detto Biff, il migliore amico di Gesù, viene riportato in vita perché possa scrivere il suo Vangelo, la sua sua versione dei fatti circa la vita del suo amico d'infanzia  e lo fa a modo suo senza peli sulla lunga, con ironia e volgarità mischiate insieme.
Come vi dicevo io non l'ho né adorato né odiato, mi ha lasciata abbastanza indifferente perché se inizialmente ho riso come una matta ed ho trovato estremamente geniale il tutto, da un certo momento momento in avanti era poi sempre la stessa solfa e l'ironia ha perso il suo fascino. Ciò non toglie che sia un libro che si legge bene e in fretta nonostante la lunghezza e tanto di cappello a Moore per l'idea che ha avuto di scrivere questo romanzo.

Titolo: Possessione. Una storia romantica
Titolo originale: Possession. A Romance
Autore:  Antonia S. Byatt
Editore:  Einaudi
Pagine: 509
Data di pubblicazione:  01 Gennaio 1994
ISBN: 9788806136154
Prezzo: 11.00 €

Sinossi:
Roland Mitchell scopre in un libro appartenuto al poeta vittoriano RandolphHenry Ash due minute di una lettera indirizzata a una donna. Il tono dellalettera lascia trapelare un amore insospettato. Roland scopre l'identitàdella donna, una poetessa e coinvolge nelle sue ricerche la collega MaudBailey. Roland e Maud ripercorrono i passi della donna e dell'uomo vissutiun secolo prima ricostruendo una vicenda che ben presto diventa la loro."Possessione" ha vinto il Booker Prize, premio assegnato ogni anno al migliorromanzo britannico.

Taaanti anni fa ho visto il film tratto da questo romanzo e me ne sono innamorata. Pochi anni fa ho scoperto che quel film, appunto, era stato tratto da un romanzo e ovviamente ho subito pensato che quel romanzo doveva essere mio. Il caso ha voluto che riuscissi ad averlo tramite uno scambio su aNobii ma, non so perché, non lo lessi subito e il risultato è stato che questo libro è rimasto a prendere polvere sugli scaffali della mia libreria finché, qualche domenica fa, non ho fatto un po' di ordine ed è saltato fuori.
Nonostante il titolo questo romanzo è fantastico, non è per nulla sdolcinato o romanticoso all'eccesso, è un inno alla letteratura e all'amore per essa.
Bisogna ammetere però che, essendo infarcito di citazioni e rimandi alla poesia e a molte opere letterarie inglesi del secolo scorso, la lettura non è per nulla facile e io stessa sono stata tentata spesso di lasciarlo a causa della noia che a volte mi assaliva durante la lettura. Ma se si ha la pazienza di superare le prime duecento pagine, poi si entra nella storia e si viene coinvolti così che non lo si può più abbadonare.

Titolo: L'ultima estate di innocenza
Autore:  Patrick Fogli
Editore: Piemme
Pagine: 600
Data di pubblicazione:  03 Marzo 2008
ISBN: 9788838488580
Prezzo: 12.00 €

Sinossi:
E' un'estate strana, piena di sole accecante e di temporali improvvisi. E' l'estate di Lisa, che ha tredici anni e non parla. Ha smesso un giorno di febbraio. Il giorno in cui non è tornata a casa da scuola fino a notte inoltrata. Il giorno che sua madre Roberta cerca disperatamente di ricostruire, per poter finalmente colmare il muro di silenzio che da allora le tiene distanti. E' l'estate di Michele Ferrara che si sveglia dal coma dopo sei mesi. E che non ricorda quasi nulla della sua vita passata. Niente dell'incidente che lo ha spedito nel buio di una notte di neve. Niente dell'uomo che era e che ritrova piano piano, scoprendo un altro se stesso che non conosce più. E che gli fa paura. E' l'estate di Nicola Zanardi, che fa il fotografo e ritorna dall'Iraq. Con una donna da dimenticare, un amico morto in un attentato e una valigia scambiata che nasconde fotografie che nessuno dovrebbe vedere. E che molti vorrebbero avere. E' l'estate di Giovanni Marra, poliziotto con troppi ricordi, e del corpo di una bambina che mezza Italia sta cercando, riaffiorato all'improvviso dalla terra di un parco. E di altre morti strane e sospette arrivate senza un motivo apparente a disegnare una trama difficile da decifrare. Storie che sembrano distanti tra loro, ma che si riveleranno strettamente intrecciate una all'altra. Finché ognuno dovrà fare i conti con un presente diventato troppo pericoloso. 

Anche questo, come Possessione, è un libro che ho comprato parecchio tempo fa e poi è scomparso nei meandri della mia libreria e mannaggia a me che l'ho lasciato nascosto per così tanto tempo! Perché questo thriller è davvero qualcosa di veramente ben scritto e ben raccontato.
Patrick Fogli decide di strutturare questo romanzo presentando diversi personaggi con storie apparentemente slegate tra di loro, ma che in realtà hanno molto in comune, che ovviamente non vi dico cos'è altrimenti vi rovino la sorpresa.
Quando si decide di scrivere un libro in questo modo si può incorrere in un grosso rischio e cioè quello di fare un gran casino, confondendo le idee del lettore e portarlo ad abbandonare il libro: l'abilità di Fogli sta nel fatto che non tira troppo a lungo la vicenda, ma inizia a dare qualche indizio per capire come stanno le cose dopo le prime centocinquanta pagine. Nonostante questo, se devo essere sincera, devo dire che non è sempre stato così facile proseguire nella lettura, non perché non fossero chiare le dinamiche, ma perché a volte la storia è un po' troppo ridondante e ti viene da pensare "insomma, arriva al sodo!".
In ogni caso, se vi piace il genere, vi consiglio assolutamente di leggerlo perché ha uno stile molto particolare, diverso dai soliti thriller, diverso dalle solite storie che siamo abituati a leggere.
 




2 commenti:

  1. Possessione l'ho letto qualche anno fa e nonostante mi avesse annoiato in alcuni punti ne ho un bellissimo ricordo ed è sicuramente una delle letture migliori fatte...
    Il vangelo secondo Biff voglio leggerlo da tempo!

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    1. E' la stessa sensazione che la lasciato a me: una lettura non facile, a tratti noiosa, ma che ti entra dentro e ti lascia tanto.
      Poi fammi sapere cosa ne pensi di Biff :)

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