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venerdì 10 agosto 2012

Il Genio Criminale - Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi

Titolo: Il Genio Criminale
Autori: Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi 
Editore: Mondadori
Pagine: 202  
Data di pubblicazione: 1 Gennaio 2009
ISBN: 9788804597322
Prezzo: 9,50 €


Sinossi:

Quando parliamo di crimine, pensiamo immediatamente a storie efferate, intessute di crudeltà e di sangue. Ma il crimine non è fatto solo di violenza e paura, spesso le imprese dei suoi protagonisti stupiscono per intelligenza, talento creativo e, talvolta, guizzi di vera e propria genialità. Dopo aver indagato la mente degli assassini seriali nei suoi aspetti più perversi e spaventosi e dopo aver svelato i metodi e le tecniche scientifiche con cui le polizie di tutto il mondo hanno saputo gettare luce sui più efferati omicidi della storia, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi ripercorrono le incredibili vicende di quanti della propria attività criminale sono riusciti a fare "un'arte". Da Amleto Vespa, finito a far la spia in Manciuria tra la prima e la seconda guerra mondiale, a Vincenzo Peruggia, che un giorno del 1911 si mise sotto il braccio la Gioconda di Leonardo e se ne andò indisturbato dall'uscita di servizio del Louvre. Da Ted Kaczinski, più noto come Unabomber, che ha tenuto in scacco l'FBI per quasi vent'anni, a Graziano Mesina, passando per figure decisamente ambigue, come Wanna Marchi o Felice Maniero. Da Han van Meegeren, capace di dipingere e vendere falsi Vermeer persino a Hermann Göring, agli uomini che misero a segno il vero colpo del secolo, la rapina alla Brink's Bank di Boston. Storie di genialità in cui c'è sempre qualcosa di straordinario, qualcosa che fa dimenticare che, in fondo, stiamo parlando di criminali.

Per la serie "conosciamoci meglio", io sono una fan accanita di questo genere letterario che amo definire True Crime, anche se in realtà non so come si chiami. Ho un'intera mensola della mia libreria dedicata a Serial Killers, analisi comportamentale e via dicendo.
Se dovessi attribuire delle stelline a questo libro sarebbero tre, ma solo e soltanto perchè si tratta di Lucarelli, che è in assoluto uno dei miei scrittori preferiti. E infatti, quando scrive lui, si sente eccome.
Il problema, secondo me, è che il soggetto è stato trattato per sommi capi, forse per renderlo più leggibile e per far presa sul pubblico. Di per sè, l'argomento è interessante: le grandi truffe e i più grandi geni criminali, come hanno agito, perchè hanno fallito.
Un paio di casi sono stati per me particolarmente belli e veloci da leggere: quello di Unambomber, quello di Han Van Meegeren (il più bello e arguto del libro!) e anche la storia di Vincenzo Peruggia, che ha pensato bene di rubarsi la Gioconda per riportarla a casa.
Il caso più noioso in assoluto è il colpo alla Brink's Bank di Boston, una sfilza di nomi e date, di marette tra criminali... insomma, non vedi l'ora di passare al caso successivo.
Interessante e - qui assolutamente si riconosce la mano di Picozzi -  l'analisi del caso Wanna Marchi, con qualche dato teorico per inquadrare bene con che genere di predatore abbiamo a che fare.
Devo ammettere però che da Lucarelli e Picozzi mi aspettavo molto di più, specie dopo tutti gli altri della serie Crime, come Serial Killers, Tracce Criminali. Tuttavia bisogna aggiungere che Lucarelli da solo rende mille volte di più che accoppiato con l'altro uomo nero.
Per questa volta gliela passo, ma la prossima, o fanno il botto o bocciati!

2 commenti:

  1. Tracce Criminali e Serial Killer l'ho letto anch'io, insieme a Scena del Crimine e mi sono piaciuti tutti e tre. Magari leggo anche questo :)

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  2. Questo non è il massimo, forse perchè le storie di per sè sono meno interessanti, almeno per me :P Però diciamo che vale comunque la pena leggerlo!

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